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Una vera “favola” pasquale: la pecora e il suo agnellino salvati da sicura morte

L’animale era stato quasi certamente acquistato da un pastore per essere macellato abusivamente nei riti dell’allora imminente festa del sacrificio celebrata dalla comunità Islamica.

Questa è la storia di Fortunata, una pecora salvata dalla macellazione clandestina. Un cittadino aveva segnalato una pecora vagante per le vie di un comune brianzolo. L’Ats ha quindi chiesto all’Enpa di rendersi disponibile per il recupero dell’animale. La pecora, di razza gigante bergamasca, era visibilmente spaventata, non si fidava dell’uomo e per i soccorritori il suo recupero è stata un’impresa ardua.

Dopo un’ora e mezza di tentativi finalmente sono riusciti a bloccarla, con delicatezza e pazienza, a caricarla sul furgone e a portarla al rifugio di via San Damiano. L’animale era stato legato a una zampa con una corda talmente stretta che, una volta tagliata dai volontari Enpa, ha lasciato un profondo solco inciso nella carne. Per fortuna della pecora, la corda si era rotta e così l’animale era riuscito a liberarsi.

Tutti questi elementi fanno sicuramente pensare a un animale acquistato da un pastore per essere macellato abusivamente nei riti della festa del sacrificio celebrata dalla comunità Islamica.

Visitata dai veterinari dell’Ats, la pecora è risultata in ottime condizioni, anche se una rotondità sospetta ha subito fatto pensare ad una gravidanza.

Il 7 settembre scorso è nato Brembo, un agnellino. Oggi mamma Fortunata e Brembo vivono al Rifugio di Monza.

Fonte: https://www.agi.it/cronaca/news/2021-04-02/pecora-fortunata-salvata-da-macello-12024475/