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Troppe mele provenienti dall’emisfero australe: l’UE mette un freno

Il 1° febbraio scorso la Commissione europea ha adottato un regolamento che istituisce nel 2006 un regime
di certificati d’importazione per le mele originarie dei paesi terzi.
Questa misura dovrebbe permettere di evitare
importazioni massicce, in Europa, di mele provenienti da alcuni paesi terzi dell’emisfero sud (Argentina,
Cile, Nuova Zelanda, Australia).
Nel novembre 2005, la Francia aveva chiesto alla Commissione di applicare una clausola di protezione mirante
a limitare “al più presto” le importazioni comunitarie di mele provenienti da paesi terzi, importazioni che sono
aumentate di più di 300.000 tonnellate in tre anni. L’UE non si spinge altrettanto lontano adottando misure
commerciali, ma il suo sistema di certificati dovrebbe permettere di migliorare il controllo delle importazioni di
mele. L’operatore del paese terzo dovrà versare una cauzione di 15 euro per tonnellata per poter ottenere il
certificato d’importazione. Questo sistema di certificati d’importazione sarà sostituito, nel 2007, da un nuovo
sistema centralizzato di controllo. Inoltre, la Commissione ha invitato i principali paesi esportatori di mele a
partecipare in marzo ad una tavola rotonda sulla valutazione del mercato in questo settore.