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Studi riferiti al “benessere degli animali”

Il consumatore vuole che quello che mangia provenga da allevamenti che rispettano e garantiscono il benessere degli animali.

Partito un sistema di valutazione del benessere animale sui bovini da latte portato avanti dall’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Coinvolti 300 allevamenti tra Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Trentino. Nel progetto anche un importante marchio della grande distribuzione

• Allevatori soddisfatti: vogliono essere valutati perché capiscono il valore aggiunto e le garanzie in più che possono fornire ai consumatori più esigenti

• Alla prossima Fiera Internazionale del Bovino da Latte (Cremona, 27-30 ottobre 2011) un’intera sezione espositiva con le attrezzature più moderne per garantire il benessere degli animali

Cremona, luglio 2011 – “Il consumatore, oggi più che mai, vuole essere sicuro che quello che mangia proviene da animali che sono stati trattati bene e hanno vissuto in allevamenti rispettosi della loro condizione.”
Così dice Luigi Bertocchi del Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale presso l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna.
Ed è proprio dal Centro di referenza che è stato messo a punto un Sistema di valutazione del benessere animale attualmente in sperimentazione presso oltre 300 allevamenti di bovini da latte in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino; nel progetto compare anche un importante marchio della grande distribuzione organizzata “che ha saputo intercettare l’esigenza del consumatore”, sottolinea ancora Bertocchi.
Il Sistema di valutazione sul benessere delle vacche da latte è partito proprio in questi ultimi tempi. Vengono effettuate una serie di osservazioni, 54 per l’esattezza, sulla base dei parametri scientifici e normativi da cui sono state elaborate le linee guida per l’etichettatura che nel maggio dello scorso anno il Comitato economico-sociale europeo ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
“Attraverso questo Sistema – prosegue Bertocchi – non solo sarà possibile riportare sull’etichetta di latte e formaggi che il prodotto proviene da animali allevati nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa comunitaria sul benessere, ma attraverso le valutazioni scientifiche svolte dal nostro personale si potrà dimostrare il livello delle condizioni di benessere in cui le vacche sono state allevate. In buona sostanza, il Sistema di valutazione rappresenterà un ulteriore valore aggiunto a quanto prevede la normativa”.
Entro la fine di quest’anno si conta di ultimare la sperimentazione e partire con l’applicazione completa entro l’inizio del 2012.
“Riceviamo numerose richieste di allevatori che vorrebbero essere inseriti nella sperimentazione – conclude Bertocchi. E’ evidente che pur in un momento di crisi del settore, gli allevatori hanno saputo cogliere il valore del Sistema di valutazione che stiamo mettendo a punto come valore aggiunto per le loro produzioni. Lo testimonia anche la richiesta di collaborazione che ci è arrivata dall’Aia (Associazione Italiana Allevatori) che ha chiesto di essere inserita nel Sistema di valutazione del benessere a vantaggio di tutti i suoi iscritti”.
L’allevamento, e dunque tutti gli aspetti relativi al benessere animale, saranno assoluti protagonisti alla Fiera Internazionale del Bovino da Latte (Cremona, 27-30 ottobre 2011), dove verranno presentate le ultimissime novità del settore e, soprattutto, sono in programma numerosi incontri con specialisti internazionali per confrontarsi e approfondire i temi più urgenti del comparto.

Paolo Bodini