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Stop alla vendita di integratori a base di Aloe

I Produttori, contrari a questa disposizione, firmano una petizione.

Banditi dall’Europa gli integratori a base di aloe. La decisione è della Commissione europea con un regolamento entrato in vigore l’8 aprile scorso. Uno stop che riguarda i derivati dell’idrossiantracene, naturalmente presenti proprio nell’aloe. La Federazione europea delle associazioni dei produttori di prodotti sanitari (EHPM) ha lanciato una petizione per difendere l’uso dell’aloe e di altre piante negli integratori alimentari. La Federazione si dice profondamente preoccupata per le conseguenze che tali restrizioni avrebbero su coltivatori, aziende e consumatori e dubbiosa circa le carenze della valutazione scientifica che hanno portato al “drastico” divieto.

A condurre la valutazione scientifica, da cui è risultato il regolamento, è stata nel 2017 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Lo studio ha concluso prematuramente che esisteva incertezza sulla sicurezza di queste sostanze a causa della mancanza di dati. In assenza di dati sulle sostanze naturali (HAD), il gruppo ha preso in considerazione studi condotti su composti isolati sintetici, uno noto anche per essere tossici, il danthron, e ha applicato un approccio “read-across”. 

Di fronte alle importanti preoccupazioni in merito alle conseguenze della decisione di bandire gli integratori a base di aloe, la Commissione Europea ha suggerito come alternativa, di rimuovere gli HAD dai prodotti di Aloe per mantenere l’uso della pianta. Tuttavia, così facendo sarebbero compromessi i benefici fisiologici derivati ​​dall’Aloe e da altre piante, rimuovendo le sostanze che aiutano la funzione intestinale. E dunque, nello specifico, i prodotti utilizzati per aiutare a mantenere la fisiologica funzione intestinale non avrebbero l’effetto desiderato e promesso al consumatore. Con l’approvazione del regolamento quindi scomparirà l’intera categoria degli integratori alimentari utilizzati per una corretta funzione intestinale.

Fonte: https://www.ilmessaggero.it/alimentazione/aloe_integratori_dieta_alimentazione_divieto_europa-5909128.html