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Sequestro di 3000 tonnellate di falso olio extravergine d’oliva

Operazione dei Nuclei Antifrodi Carabinieri a Genova, Agrigento e Bari

Mesi di indagini sviluppate su un circuito commerciale che si estendeva dalla Sicilia alla Liguria e alla Puglia hanno consentito di individuare un traffico illegale di falso olio
extravergine di oliva commercializzato “Made in Italy”.
In realtà si trattava di olio di oliva
“lampante”, e di olio di provenienza straniera, ancorché venduto come prodotto nazionale “di qualità”. E’ quanto è risultato da una indagine complessa dei Nuclei Antifrodi
Carabinieri che in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane hanno individuato il flusso sospetto di ingenti quantitativi di olio di dubbia provenienza . Un primo sequestro di oltre 43.000 Kg. di olio era stato operato nel novembre scorso, nel porto di La Spezia ma successivamente le indagini dei NAC hanno portato ad individuare la “centrale” di
commercializzazione del prodotto in una azienda di Sciacca (AG) da cui partivano grossi quantitativi di olio per altri due centri produttivi in provincia di Genova e Bari. Le attività
dei NAC sono culminate oggi con il sequestro complessivo di oltre 3000 tonnellate di olio indicato falsamente extravergine di oliva e con la notifica del provvedimento
cautelativo della Procura della Repubblica di Sciacca che ha disposto l’interdizione dell’attività a carico dell’imprenditore dall’attività commerciale.
L’azienda pubblicizzava
il prodotto con marchi accattivanti anche su internet, ricorrendo pure ad una citazione d’effetto: "L’olio è il frutto dell’impegno, della passione e dell’amore di chi lo produce. Solo così il suo sapore potrà essere veramente unico, autentico e indimenticabile"(!).