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Quant’ è ghiotto il bue grasso di Carrù!

La Fiera del Bue Grasso si svolge a Carrù, in Piemonte il secondo giovedì antecedente il Natale (quest'anno il 15 dicembre) e rappresenta il vero trionfo della razza bovina piemontese.
Ha origini nei primi anni del novecento: nel 1910 , contro chi avanzava dubbi sulla razza piemontese che stava in quell'epoca cominciando ad affermare la sua importanza, fu promossa la prima fiera del Bue Grasso. Era giovedì 15 dicembre 1910 e a Carrù convenne una gran quantità di gente. Già la sera precedente i buoi furono spinti dai "tocau" dei contadini langaroli nelle stalle delle osterie carrucesi.
All'alba la piazza era strapiena: animali, contadini con mantelle nere e "bonèt", curiosi tra contrattazioni, muggiti, canzoni, scommesse sull'accaparramento della migliore gualdrappa. Le osterie già di primo mattino servirono trippe e brodo caldo con dolcetto per scaldare i frequentatori del mercato. Appena la giuria redasse le classifiche, la premiazione: la fascia d'onore, la medaglia, il diploma. E poi la sfilata dei migliori capi bovini con le loro gualdrappe ricamate e dipinte a mano.
La Fiera è ancora così, l'atmosfera è quella pacata ed intrigante di un tempo: per questo la giornata del "bue grasso" è agli occhi del turista un appuntamento irrinunciabile e di grande fascino. E oggi, come 93 anni fa, non sono solo i buoi che fanno la fiera , ma la gente di langa, il freddo intenso, le prime luci dell'alba con il loro magico effetto, il ripetersi di un rito antico : i ristoranti locali servono, come tradizione comanda, dei buoni piatti di trippe a partire dalle 9 del mattino, le canzoni spontanee che contribuiscono a creare un clima festoso, la premiazione dei capi che riconosce il lavoro di mesi e mesi ad allevatori seri e coscienziosi, le ambitissime gualdrappe che finiranno poi nelle migliori macellerie dell'alta Italia, e poi il "re bollito" che la Pro-Loco prepara nel padiglione riscaldato del "bollito non stop" aperto dalle nove del mattino fino a tarda sera.
Collaterali alla giornata della fiera ci sono altre manifestazioni: nei ristoranti carrucesi le serate dedicate alla carne di bue, la "cena del gran bollito" patrocinata dal Comune di Carrù, il teatro in lingua piemontese, la banda musicale, il tutto per mantenere intatta la poesia di un tempo.

Per informazioni: tel. 0173.757711, fax 0173.757730 (Comune di Carrù)