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Presentazione dell’Anteprima Taurasi

Prende il via a Taurasi la quinta edizione di Anteprima Taurasi, evento di presentazione alla stampa e agli operatori specializzati delle nuove annate dei più importanti vini rossi irpini, promosso e organizzato dal Consorzio di tutela Vini d’Irpinia, in collaborazione con Regione Campania-assessorato all’Agricoltura e Attività Produttive, Provincia di Avellino, Comunità Montana Terminio Cervialto, Camera di Commercio di Avellino, Comune di Taurasi, Terre Antiche del Nocciolo, Borgo Terminio Cervialto, Banca della Campania, Matos, Ais Campania-delegazione di Avellino.
La rassegna di quest’anno si svolge per la prima volta nella prestigiosa sede del Castello di Taurasi e accende i riflettori sulla vendemmia 2003 del Taurasi, commercializzabile da oggi, 1° dicembre.
Si tratta di un millesimo estremo, atipico, molto difficile da interpretare in tutta Europa proprio per il suo carattere di eccezionalità. Fin dal mese di maggio si sono registrate temperature sopra la media, l’afa e la siccità hanno fatto il resto determinando in molte zone italiane situazioni di stress idrico per la vite che hanno rallentato e talvolta bloccato le maturazioni polifenoliche accelerando invece quelle alcoliche. Situazione simile ma allo stesso tempo opposta in provincia di Avellino: anche per il territorio irpino è stata una delle stagioni più calde di sempre ma dal punto di vista vitienologico gli effetti sono stati a quanto pare più positivi che negativi. I motivi sono da ricercare nelle particolari condizioni pedoclimatiche che caratterizzano le aree vocate alla viticoltura ma anche nel fatto che le principali uve irpine sono a maturazione tardiva e hanno bisogno di sole e caldo.
“E’ difficile dimenticare un’annata come la 2003; – sorride Antonio Caggiano, affermato produttore in quel di Taurasi, non abbiamo mai avuto tanto caldo e tanto sole. Però, come sempre, la sera ci voleva il maglioncino. Chi conosce l’Irpinia sa che, bene o male, col clima che abbiamo le annate non si distaccano tanto l’una dall’altre. E comunque, potendo scegliere, da noi è meglio un’annata a tutto sole che a tutta pioggia”. E’ d’accordo con lui l’amico vigneron Salvatore Molettieri per il quale “la 2003 è un’annata cremosa per il Taurasi. Fuori dalla provincia di Avellino tutti dicono che è stata una vendemmia troppo calda e io mi fido però qualcuno mi deve spiegare come mai sui miei vini ho dei valori di acidità più alti del 2000 o del 1998. Sono duri e tannici e ci vuole un po’ di tempo ma sono molto contento”. Se la ricchezza e la struttura dei Taurasi 2003 non sembra essere in discussione, per qualcuno il pezzo mancante potrebbe essere una minore disponibilità all’invecchiamento. Sottolinea Antonello Urciuolo da Forino: “L’estate del 2003 ci ha facilitato il lavoro in vigna e in cantina e chi si aspetta di trovare il cotto e la marmellata non la troverà. Poi c’è un discorso che riguarda anche il gusto personale e su questo posso dire di preferire i Taurasi del 2004 e 2005 perché più complessi aromaticamente e più austeri, ma per chi ama vini più pronti il 2003 è l’ideale”. Gli fa eco Carmine Valentino, enologo consulente di molte realtà irpine emergenti: “La 2003 è senz’altro un’ottima annata ma a mio avviso non è da annoverare tra quelle eccezionali e soprattutto dal passo lungo. I grandissimi vini, per me, vengono fuori dalle annate più fresche come la ’99 o la 2004 e, soprattutto, la 2005. C’è difficoltà nel sentire il carattere delle diverse sottozone”. Per Vincenzo Mercurio, enologo di casa Mastroberardino: “A mio avviso quando si parla di un’annata e del suo potenziale c’è spesso un equivoco di fondo, quello di interpretare chiusure e durezze come automatici indizi di una vocazione alla longevità e all’evoluzione. Dall’altro, invece, si tende a dubitare lì dove si manifesta fin da subito una situazione di equilibrio. Io credo che si debba sempre andare alle radici delle cose, ci sono equilibri passeggeri ed equilibri che sanno se fotografare e fermare un momento per molto tempo. Nell’annata 2003 è successo qualcosa del genere: alcool, acidità, maturità dei tannini, profumi sono in grande equilibrio tra loro e non penso proprio che sia un millesimo da consumare frettolosamente”.
Indicazioni più precise sulle reali potenzialità dell’annata si attendono dalla sessione di degustazione riservata alla stampa di settore, prevista per le ore 10.00 di sabato 2 dicembre. Oltre quaranta giornalisti parteciperanno al tasting, in rappresentanza delle più importanti testate nazionali e internazionali del mondo vino. Al termine della sessione di assaggio esprimeranno un giudizio sintetico sulla vendemmia 2003, indicando una valutazione da una a cinque stelle. I risultati di questa prima provvisoria ma importante verifica verranno presentati e discussi nel corso del convegno-dibattito del pomeriggio. Alle ore 16.00, sempre presso il Castello di Taurasi, si incontreranno giornalisti e produttori, anche per ragionare su alcuni aspetti legati al sistema Taurasi.
Alle ore 17.30 l’Anteprima apre le porte agli operatori. Nel corso di queste settimane il Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia ha invitato oltre mille persone tra ristoratori, enotecari, buyer, membri delle principali associazioni enogastronomiche e a questi si sono aggiunti tantissimi curiosi e semplici appassionati che hanno chiesto per tempo di essere accreditati alla rassegna. Gli intervenuti potranno scegliere tra una doppia modalità di degustazione, accomodandosi nell’area tecnica allestita e curata dall’Ais di Avellino oppure assaggiando direttamente presso i banchi d’assaggio gestiti dalle aziende partecipanti. In chiusura di serata, alle ore 21.00, l’Ais di Avellino guiderà una piccola verticale di Taurasi. I giornalisti del vino, invece, dopo aver già visitato nella giornata di venerdì le aziende Terredora, Di Prisco e Cantina Giardino e aver cenato presso il nuovo Radici Resort di Mirabella, di proprietà dell’azienda Mastroberardino, continueranno ad esplorare il territorio irpino incontrando gli artefici di Antonio Caggiano, Contrade di Taurasi, Antica Hirpinia e Tenuta Ponte e completando il giro con le visite di domenica mattina presso le aziende Perillo, Molettieri e Urciuolo.