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Presentati a Roma i gioielli ittici dell’Alaska

Si è recentemente svolto a Roma un evento del gusto che ha coinvolto l’eccellenza della cucina di pesce. Due noti chef maestri nella cucina giapponese e fusion , Soriano Melone e Yamasaki Yasumi, si sono esibiti di fronte a un pubblico di qualificati ristoratori e giornalisti al Shinto Sushi Restaurant, preparando piatti “speciali” non solo per la raffinatezza, le qualità organolettiche e il sapore delle composizioni, ma anche per la magnificenza della materia prima, importata dall’Alaska per l’occasione da Gourmet – Line, azienda romana specializzata nel ricerca e nella distribuzione sul mercato italiano di prodotti pregiati provenienti da tutto il mondo e in particolare dall’oriente.
L’iniziativa è stata organizzata grazie alla disponibilità di ASMI (Alaska Seafood Marketing Institute) l’Associazione di pescatori ed esportatori di prodotti ittici dell’Alaska che promuove la conoscenza e lo sviluppo del commercio del pescato di questo stato nel mondo.

L’ALASKA e i suoi gioielli ittici

Con migliaia di laghi e con un’estensione di coste (comprese le isole) pari a 54.700 km l’Alaska è una delle regioni più pescose del mondo. Grazie alla sua configurazione geografica, alla sua posizione appartata, al suo clima e ad una popolazione di non più di 700.000 abitanti, rappresenta un ambiente incontaminato ideale per la vita della fauna e del patrimonio ittico che si sviluppa in habitat marino dove i pesci, tutti selvaggi, nuotano liberi in acque limpide pure e cristalline, rimaste indenni da inquinamenti industriali. Per approfondimenti www.alaskaseafood.it .
Tra i prodotti ittici dell’Alaska, elaborati per ristoratori e giornalisti dai due grandi chef , alcune delle specie ittiche più interessanti per il mercato italiano e per i ristoratori giapponesi: oltre al Salmone Selvaggio Reale e Ross, l’Ikura (caviale di salmone), il Grachio Reale e il Carbonaro dell’Alaska (guindara).

La pesca in Alaska.

L’Alaska è una delle più ricche fonti di pesce selvaggio del mondo. Pesce che vive in un ambiente naturale e si nutre con ciò che trova sul suo percorso nelle acque marine.
Per proteggere l’ecosistema e permettere la riproduzione delle varie specie, evitandone l’estinzione l’Alaska si è data un regolamento severo che prevede limitazioni delle licenze, metodi di pesca non invasivi e periodi di pesca limitati che tengono conto del periodo di riproduzione dei pesci. Le più importanti attività di pesca sono gestite da enti o agenzie governativi. Anche se ogni tipologia di pesca ha un suo indipendente laboratorio di ricerca scientifica, una sua strategia di conservazione delle specie e una sua politica di vendita, tuttavia c’è tra le varie sezioni uno stretto coordinamento operativo che rappresenta la vera forza di questo grande paese.

CARBONARO D’ALASKA

Chiamato anche Merluzzo Nero o Pesce Burro, il Carbonaro d’Alaska vive nelle acque profonde del Mare di Bering e del Golfo dell’Alaska. Di colore tra il grigio e il nero può pesare da uno a quattro chili. Il suo nome Pesce-Burro è dovuto alle sue carni ricche di oli polinsaturi e omega 3. Ben nota ai giapponesi la sua carne bianca e soda è particolarmente gustosa ed è considerata una prelibatezza dai gourmet . La pesca viene effettuata con il palamito o con le nasse e il pesce viene pulito e surgelato rapidamente in mare per conservarne intatte le qualità.

IL GRANCHIO REALE DELL’ALASKA

Il Granchio Reale dell’Alaska, uno dei più grandi del mondo, è considerato il più pregiato per le sue carni dal sapore dolce e raffinato e per la sua consistenza. Viene esportato cotto e congelato. Bastano pochi minuti per degustarlo tiepido su un letto di insalata condito con olio extravergine d’oliva
IKURA
Caviale di salmone selvaggio, salato e congelato subito dopo essere stato pescato, non ha niente da invidiare al caviale di storione, molto apprezzato dai gourmet giapponesi .

SALMONE SELVAGGIO DELL’ALASKA

il salmone selvaggio fa la differenza

Tra il salmone selvaggio dell’Alaska (Oncorhinchus) e salmone Atlantico (Salmon Salar) , quasi esclusivamente di allevamento, c’è una differenza tangibile facilmente percepibile ai nostri sensi degustando la polpa dei due tipi di salmone.
Il salmone selvaggio del Pacifico comprende cinque specie: il Red King,il Coho, il Sockeye, il Pink e il Chun e si differenzia dal salmone Atlantico in quanto

– La carne è meno grassa
– La polpa è più consistente
– Ha un gusto più definito, di mare
– È un alimento sano e naturale che non viene trattato con antibiotici e ormoni.
(come è normale con l’acquacultura)

Mentre il salmone dell’Atlantico in Italia viene solitamente venduto fresco, il salmone selvaggio dell’Alaska in Europa si trova fresco solo in piccole quantità, mentre solitamente viene importato e commercializzato dai grossisti congelato, eviscerato, con o senza testa. Servito fresco o affumicato nella ristorazione, il salmone selvaggio dell’Alaska viene proposto affumicato nelle salumerie e nelle gastronomie specializzate dove si posiziona come prodotto di qualità decisamente superiore rispetto a quella dell’affumicato di allevamento.

Queste le previsioni di pesca x il 2009
Salmone Rosa: 113.198.000 pezzi
Salmone Rosso: 38.167.000 pezzi
Salmone Keta: 18.559.000 pezzi
Salmone argentato: 4.678.000 pezzi
Salmone Reale: 468.000 pezzi