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Premio “Orio Vergani” al Commissario Montalbano

Per la primavolta trionfa un personaggio letterario

Alla presenza di Luca Zingaretti, l’Accademia Italiana della Cucina ha conferito al Commissario Montalbano il premio “Orio Vergani 2011”: prestigioso riconoscimento, attribuito ogni anno a chi ha onorato la cultura gastronomica italiana, in ogni campo, sia in Italia che all’Estero.

La Sicilia, le sue passioni e le sue contraddizioni. L’ironia e soprattutto… la cucina. Tutti elementi presenti nel mondo di Salvo Montalbano, il popolare Commissario che al cibo, nella sua vita, ha riservato un posto davvero speciale. Un legame viscerale che va di là del semplice piacere per la buona tavola e racconta un profondo affetto verso la terra natia, le persone e i sapori intramontabili della cucina familiare.
Ed è proprio al “romantico” personaggio, nato dalla fantasia del grande scrittore Andrea Camilleri e interpretato nella serie televisiva dal celebre volto di Luca Zingaretti, che l’Accademia Italiana della Cucina – Istituzione Culturale della Repubblica Italiana da oltre mezzo secolo impegnata in difesa della cultura gastronomica nazionale – ha attribuito, oggi 16 giugno a Roma, il premio Orio Vergani 2011. Un riconoscimento prestigioso – porta il nome del grande giornalista fondatore dell’Accademia Italiana della Cucina – che viene conferito ogni anno, dal 1984, a chi ha onorato la cultura gastronomica con la propria attività, in ogni campo, in Italia o all’Estero. Un premio che unisce in sé i valori della letteratura e della gastronomia, destinato a segnalare quelle opere che, nel tempo, hanno segnato delle tappe importanti nella storia della civiltà della tavola italiana.
“L’assegnazione del Premio Vergani al commissario Montalbano, – afferma Giovanni Ballarini Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina – vuole sottolineare il ruolo fondamentale che due strumenti divulgativi come la letteratura e la televisione di qualità hanno avuto nella diffusione e quindi nella salvaguardia delle tradizioni gastronomiche regionali. Nell’opera di Camilleri e nell’ interpretazione di Zingaretti emerge uno spaccato unico dei valori della civiltà della tavola: dal rilievo dato all'importanza dell'origine e della naturalità degli alimenti, alla loro interpretazione familiare, fino al tema, a noi tanto caro, della convivialità. Un universo gastronomico dove materie prime, partecipazione umana e tradizione sono inscindibilmente unite.”

LA PRIMA VOLTA DI UN PERSONAGGIO “LETTERARIO”
E’ la prima volta che il premio viene assegnato ad una figura “di fantasia” – il commissario Montalbano – e “consegnato” ad entrambi gli artefici del successo del celebre personaggio. Da una parte Andrea Camilleri, geniale ideatore del Commissario di Vigata e delle magiche atmosfere – raccontate nei suoi libri – che raccontano il lato più emozionante della cultura gastronomica siciliana. Dall’altra Luca Zingaretti, il volto televisivo di Montalbano, a cui va riconosciuto il merito immenso di aver contribuito a diffondere, attraverso il piccolo schermo, gli usi e i costumi della cucina tradizionale, facendo appassionare alla cultura del cibo anche il grande pubblico.

“Nei miei libri ho sempre raccontato la civiltà del cibo”, afferma lo scrittore Andrea Camilleri. “Mangiare ha un suo tempo, esige una scansione temporale e quindi io sostengo la comodità del mangiare. Mangiare non è solo nutrirsi ma anche obbedire ad un rituale di vita. I piatti della mia vita cambiano di anno in anno, di età in età: rimangono come fari nella notte gli arancini che richiedono, nella mia ricetta familiare, un’elaborazione di almeno 2 giorni di lavoro.”

“Ogni volta che mi hanno chiesto cosa l’attore Luca Zingaretti avesse in comune con il Commissario inventato dalla penna di Andrea Camilleri, non ho mai rivelato quello che sto per dire: in comune abbiamo l’amore per la buona cucina, afferma l’attore Luca Zingaretti. “Ecco perché è un piacere celebrare il mio amico Salvo Montalbano per questo prestigioso riconoscimento. Mangiare, ma soprattutto saper mangiare bene è un dono, una fortuna e una magia.”

UN PREMIO NEL NOME DEL FONDATORE: ORIO VERGANI, MAESTRO DI GIORNALISMO
Orio Vergani, Fondatore dell’Accademia Italiana della Cucina e giornalista del Corriere della Sera è stato un personaggio di primo piano nel mondo del giornalismo, della letteratura e dell’arte. Scrittore finissimo, commediografo, critico d’arte cronista attento e curioso ha lasciato di sé una profonda impronta nel giornalismo italiano. L’idea di fondare l’Accademia Italiana della Cucina è maturata durante le manifestazioni sportive del Giro d’Italia, e soprattutto di Francia, che gli diedero modo di scoprire anche la gastronomia e i Paesi che traversava. Aveva infatti imparato a memoria tutti i vini di Francia e per questo metteva in imbarazzo i camerieri con nomi che non avevano mai sentito. Per questo si era convinto della necessità di fare qualcosa in rapporto alla nostra cucina e alla nostra enologia, soprattutto dopo che aveva avuto modo di conoscere da vicino la rete dei clubs e delle chaines che sostenevano in Francia il primato della tavola che tutto il mondo le riconosceva. Fu cosi che il 29 giugno 1953, diede vita all’Accademia Italiana della Cucina.

Ufficio stampa Accademia Italiana della Cucina
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