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Premiati i “Maestri dell’arte della cucina italiana”

Mercoledì, 2 Aprile 2025, a Roma nel cortile di Palazzo Chigi, è avvenuta la prima edizione del riconoscimento voluto dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida con la consegna dei riconoscimenti ai “Maestri dell’arte della cucina italiana”. Otto categorie per altrettanti nomi. Questo è solo l’inizio, fa sapere il presidente Meloni, perché già dal prossimo anno ci saranno nuove categorie. Scopriamo i premiati di questa prima edizione:

Arte della pasticceria italiana – Iginio Massari
Arte della gelateria italiana – Carlotta Fabbri
Arte della pizza italiana – Franco Pepe
Arte della gastronomia italiana – Carlo Petrini
Arte casearia italiana – Piercristiano Brazzale
Arte olivicola italiana – Maria Francesca Di Martino
Arte vitivinicola italiana – Riccardo Cotarella
Arte della cucina italiana – Massimo Bottura

Il premio è previsto dalla legge numero 59 del 2014, promulgata un anno fa dal ministro dell’Agricoltura e ribattezzata “legge Massari”. È stato proprio il pasticciere bresciano, Iginio Massari, a richiedere un attestato di eccellenza per il settore.

Il premio ogni anno sarà assegnato alle figure di spicco dell’enogastronomia nazionale. I professionisti per concorrere devono avere almeno 15 anni di esperienza nel settore di riferimento. I premiati riceveranno un fregio e una medaglia in bronzo, ed entreranno di diritto nel comitato che l’anno prossimo vaglierà le nuova candidature insieme ai rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero dell’agricoltura, del Ministero delle imprese e del made in Italy e del Ministero dell’istruzione che già ne fanno parte.

L’obiettivo è quello di sostenere e promuovere l’eccellenza dell’arte culinaria italiana. Con l’idea che puntando i riflettori su figure di successo in questo mondo non si premi solo il singolo Maestro, ma anche la sua arte e la filiera a cui appartiene. La cerimonia si svolgerà infatti di fronte a una platea di studenti con l’intento di comunicare il valore culturale di lavori come il cuoco, il pizzaiolo, il pasticcere, il gelatiere, il produttore di olio, di vino e di formaggio.

“Abbiamo consegnato un riconoscimento che non esisteva, incredibilmente non esisteva, nessuno fin qui aveva pensato a un modo per valorizzare il contributo di chi con la sua opera, passione, ingegno, competenza, esalta ogni giorno il prestigio della cucina italiane e, facendolo, rende lustro alla nostra nazione – dice la premier Meloni – e valorizzando il nostro straordinario patrimonio enogastronomico, lo rende apprezzato e desiderato in tutto il mondo. Il vostro esempio trascina perché è fonte di ispirazione che ha anche delle ricadute sociali ed economiche molto importanti. Voi ci ricordate che è nostro compito saper accompagnare questa grande eredità che abbiamo ricevuto, per consegnalo alle future generazioni.

I prossimi otto maestri, e quelli che verranno successivamente, potranno insegnare negli istituti professionali, per preparare i nostri ragazzi nel migliore dei modi. L’obbiettivo è quello di creare una comunità di riferimento per la nostra enogastronomia che è anche l’arte di saper raccontare la cultura e modo di vivere, ma soprattutto, di saper esprimere la nostra identità nazionale”.

“Mi piace sottolineare la passione e la competenza dei premiati di oggi. E la mostrano ogni giorno – ha detto il ministro Lollobrigida – Loro sono maestri di fatto da tempo, ma oggi, per volontà del popolo italiano, anche di diritto. L’Italia è da sempre patria di saperi, mestieri, tradizioni e tecniche che rendono unico il nostro modo di produrre, trasformare e raccontare la nostra cultura alimentare. Eppure fino ad oggi non esisteva un premio simile. Altre nazioni lo avevano fatto, come la Francia, la Spagna o il Belgio. La nostra cucina è il nostro biglietto da visita. Racconta il nostro mondo. Dando vita a quel “Made in Italy” che è sinonimo nel mondo di bello, buono e qualità. Noi abbiamo il dovere di proteggerlo in tutti i modi possibile”.