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“Pomodori verdi fritti vince il Premio “Libri da gustare”

Sono stati proclamati mercoledi’ 5 dicembre, i vincitori dell’XI edizione di Libri da Gustare, l’iniziativa della Ca dj’Amis che seleziona e premia i titoli “più gustosi” dell’anno. Insieme a Barbara Buganza, autrice del volume, e alla casa editrice Il Leone Verde, sono stati premiati gli altri 5 titoli più votati tra i 21 selezionati in ambito nazionale.
Sono inoltre stati consegnati premi speciali a due personaggi che hanno preso parte all’evento, Vittorio Castellani aka Chef Kumalè e Ines Cavalcanti per il gruppo Chambra d’òc.
La premiazione ha avuto luogo presso le eleganti sale dell’Hotel Golden Palace che ha ospitato nel pomeriggio un incontro promosso dalla Giunta Regionale Marche – Settore cultura, turismo, commercio in collaborazione con l’Associazione Ca dj’Amis, per far conoscere agli operatori e al pubblico programmi e offerte turistiche.
La premiazione di Libri da gustare ha concluso il pomeriggi di lavori.

IL VINCITORE

“Pomodori verdi fritti e altre ricette. Piccole e grandi rivoluzioni alla fermata del treno” di Barbara Buganza – Il Leone Verde Edizioni

In una piccola comunità della provincia rurale americana degli anni Venti due donne coraggiose aprono un locale che serve cibo genuino a bianchi e neri indistintamente e dà lavoro a barboni di passaggio, infrangendo ogni regola non scritta sul segregazionismo e sulle donne, nel bel mezzo della Grande Depressione. Non mancano i personaggi leggendari come Bill Ferrovia, che, Robin Hood moderno, ruba ai ricchi per dare ai poveri. Ecco tutti gli ingredienti di una piccola grande rivoluzione dei diritti civili serviti sulla porta del retro del Whistle Stop Cafè; una storia che a distanza di 60 anni riesce ancora a modificare le sorti della vita di Evelyn attraverso il racconto dell’amica attuagenaria Ninny, e che ricorda al lettore del terzo millennio che la strada da seguire per migliorare le relazioni sociali è ancora lunga, ma percorribile se perseguita con amore e determinazione quotidani. Cambiare le cose non è nel destino di tutti, ma solo di chi ci crede per davvero.

“Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop”, di Flannie Flag, è l’opera originale su cui si basa il titolo vincitore. Dal racconto è stata realizzata una fortunata trasposizione cinematografica, Fried Green Tomatoes (Jon Avnet ,1992), Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, con i premi Oscar Jessica Tandy e Kathy Bates, che danno vita a due personaggi incantevoli.

"Ma entra. Ti voglio presentare i personaggi che lavorano nella cucina del Whistle Stop Cafe, coraggio, passiamo dal retro."
Sì, perchè è nel retro, riservato alle persone di colore, che i piatti del menù costano dieci centesimi in meno, quasi una ripicca con la quale le padrone del locale rivendicano il loro diritto a fare del Whistle Stop
Cafe un luogo aperto a tutti,ricchi e poveri, bianchi e neri.
La storia del Whistle Stop Cafe finisce così per confondersi con gli intrecci di cui sono protagonisti i personaggi che lo popolano e lo frequentano, che in esso trovano "un momento di sosta contemplativa prima dell'inizio della giornata lavorativa", piuttosto che la sede di un improvvisato club dei Cetrioli sottaceto: attività che contribuiscono a fare di questo punto di ristoro senza pretese un “centro nevralgico degli umori di tutta la comunità”.
E il cibo che qui viene servito non assomiglia nemmeno lontanamente a quello dei fastfood, basta dare un'occhiata veloce alle gustose ricette che si susseguono nel libro. Ma soprattutto il cibo, nel romanzo della Flagg, così come nel film di Avnet, assume un significato che va ben oltre la sua dimensione materiale: in anni di crisi, in cui il mondo pativa la fame, esso era rimasta "l'unica cosa per la quale valesse la pena di vivere". E lo diventa anche per Evelyn, casalinga sulla soglia della menopausa la cui unica fonte di gioia è costituita dai racconti dell'anziana Ninny sugli anni passati al Whistle Stop Cafe, del quale, alla morte di quest'ultima, erediterà un vecchio menù e niente meno che la ricetta originale dei pomodori verdi fritti.

L’autrice, Barbara Buganza, ama curiosare fra culture vicine e lontane, soprattutto in materia di cibo. Ha pubblicato diversi racconti in antologie e riviste letterarie on-line. Con il Leone Verde ha già pubblicato In cucina con Banana Yoshimoto.

“Il cibo, il banchetto, la cucina sono sovente elementi letterari della massima importanza e forse nessun romanzo davvero importante può prescinderne. Da questa considerazione nasce l’idea della collana Leggere è un gusto! Con essa si è voluto inaugurare una nuova prospettiva editoriale, una prospettiva che coniughi piacevolmente il libro di cucina classico con il saggio letterario (inteso quest’ultimo nella forma più leggera e facilmente fruibile).” Anita Molino, Il Leone Verde Edizioni

I PREMIATI

2) Ricette senza…per bambini allergici
Giovanna Monti & Angea Onlus
Hasta Edizioni
Questo libretto rappresenta la prima raccolta di ricette pensate per bambini con allergie agli alimenti ed i ragazzini sono stati, infatti, i primi e più importanti giudici dei diversi piatti. Se si leggono con attenzione tutti gli ingredienti in elenco e le note, si scopre che molte preparazioni consentono più opzioni a seconda delle allergie del bambino.

3) Le Marche…L’orto del vino
Andrea Zanfi
Carlo Cambi Editore
Un libro che si presta a due distinte letture: da una parte i ritratti di 58 vignaioli, dall'altra le descrizioni dei loro migliori vini, con informazioni complete sulla produzione, le fasi di vinificazione, le migliori annate e molto altro. Le fotografie di Giò Martorana sono il degno corollario a questo ennesimo lavoro editoriale d’eccellenza, come tutti quelli cui Zanfi ci ha abituati.

4) Conoscere il cioccolato
Gigi & Clara Padovani
Edizioni Ponte alle Grazie
Pensate che il cioccolato fondente sia per intenditori e quello al latte sia di qualità inferiore? Il cioccolato svizzero è veramente il più buono? Pensate che "Godiva" sia davvero "Il migliore cioccolato del mondo"? Sapete che l'85% del cioccolato prodotto in tutto il mondo è fatto con la stessa varietà di cacao, che poi è quella di qualità peggiore? Ecco tante risposte…

5) Le regioni in pentola e l’arte di mangiar sano
Allan Bay & Patrizia Bollo
Editoriale Fernando Folini
La parola dieta è sempre evocativa di punizione e di attentati al piacere. E se invece fosse possibile preservare e migliorare la qualità della vita senza rinunciare ai piaceri della tavola e tenendo sotto controllo la salute? La dimostrazione della fattibilità ci arriva da Allan Bay e Patrizia Bollo, che hanno reinterpretato 510 ricette della tradizione italiana per diabetici e per chi soffre di altri problemi.

6) Codice della cucina autentica di Asti. 700 specialità gastronomiche create nelle cucine della provincia di Asti
Autori Vari
Sagittario Editore
Di libri di ricette è pieno il mondo, di tutti i tipi e per ogni alimento, ma la bravura di Elio Archimede e dei suoi scelti collaboratori ha innalzato uno scudo a difesa della cucina astigiana più vera, quella legata ai sentimenti, alla naturalità. Una raccolta di ricette per emozionare chi ha una certa età ed aiutare i giovani a crescere con un grande amore per le cose naturali che li circondano. Per questi motivi, in considerazione del piccolissimo divario di preferenze con il libro di Allan Bay e Patrizia Bollo, l’Associazione ha deciso di assegnare un simbolico quinto posto aex aequo al Codice della cucina autentica di Asti.

PREMI SPECIALI

Nell’abito del percorso di Libri da gustare 2007 due personaggi, Vittorio Castellani e Ines Cavalcanti, hanno suscitato un particolare interesse per la loro attività di divulgatori e promotori della cultura delle tradizioni, dalla multietnicità alla salvaguardia di identità condivise. Una filosofia che l’Associazione Ca dj’Amis persegue nella propria attività valorizzando “luoghi e persone”.

Vittorio Castellani, “aka Chef Kumalè”, ha contribuito in questi anni a far conoscere le peculiarità di molte tradizioni culinarie di paesi lontani. Coffee roots, la sua ultima fatica, è dedicata alla bevanda “che ha saputo dialogare con le diverse culture, ma che anzi le esalta e le valorizza…il caffè parla lingue diverse e attraversa tutti i culti: lo bevono indistintamente cristiani, ebrei, musulmani, ma anche i mistici, gli ortodossi e gli animisti”.
Giornalista freelance e “gastronomade” insaziabile, Chef Kumalé alterna l’attività di studio e ricerca sulle cucine del mondo con quella di comunicazione (giornalismo, guide e reportage per le principali case editrici), l’organizzazione di eventi (ideazione e direzione artistica) e la didattica (docenze, dimostrazioni e corsi di world food). Si è formato alle cucine del mondo nel melting pot di Parigi, Londra, Amsterdam e Berlino e in occasione dei numerosi viaggi effettuati nei cinque continenti.
Collabora con importanti testate nazionali, Enti e Istituzioni internazionali sui temi delle culture materiali nei paesi extraeuropei e nelle metropoli dell’Europa meticcia.

Un riconoscimento speciale sarà assegnato anche a Ines Cavalcanti, per la sua attività di instancabile promotrice della cultura occitana, in special modo attraverso l’attività del gruppo Chambra d’òc che negli ultimi tempi si è fatto promotore di numerose iniziative culturali. Alcuni dei recenti progetti, tra cui anche il libro 18 Menù d’Occitania, hanno visto protagoniste diciotto donne di tutti i tempi, “valenti per nobiltà, sapienza , bellezza, generosità e amore”. Il libro è parte integrante di un evento intitolato Fremas d’Occitània – Donne di cuore e di coraggio, promosso dalla Regione Piemonte e ideato dalla Chambra d'òc, in celebrazione dell'Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti . Insieme al libro, una mostra e un film hanno celebrato le donne delle valli occitane che si sono distinte per il loro coraggio, la loro coerenza e la passione che hanno messo nello svolgere compiti nel sociale, nella rinascita del loro paese, nell'affrontare nuove strade del vivere in montagna e naturalmente per la promozione della lingua e della cultura occitana.