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Più spazio per i vini di Terlano

I cuochi pluridecorati che hanno viziato i palati il giorno dell'inaugurazione della nuova Cantina di Terlano: da sin. Giancarlo Perbellini (Perbellini**), Norbert Niederkofler (Rosa Alpina**) e Santi Santamaria (Can Fabes***)

I grandi vini hanno bisogno di spazi. La Cantina di Terlano ha fatto fronte a questa necessità con importanti lavori di ampliamento: nei 18.733 m³ di struttura ampliata, elegantemente ed architettonicamente integrata con i vigneti a poca distanza dal cuore del paese, dall’inizio di giugno vengono lavorate le gocce di Bacco di fama internazionale.

“La filosofia di qualità presuppone delle innovazioni tecnologiche e strutturali che permettono di continuare con successo la propria attività. Per realizzare tutto questo sono necessari più spazi. Al contempo desideriamo offrire ai nostri vini, che notoriamente hanno una lunga fase di sviluppo e maturazione, più spazi per il loro affinamento. Inoltre vogliamo rendere la Cantina un punto d’incontro accattivante per Terlano”, così l’amministratore delegato Walter Eisendle chiarisce i motivi dei lavori.

Gli architetti TV TROJER VONMETZ su circa 3.860 m² hanno realizzato un moderato ampliamento del complesso esistente e permesso l’integrazione nella struttura del paese e nella natura. Dall’esterno la nuova ala convince grazie al rivestimento di porfido rosso, la roccia che caratterizza la zona e che contribuisce alla specificità del vino di Terlano. Il tetto è ricoperto di viti per sottolineare il graduale passaggio verso la natura circostante di cui la vite è l’incontrastata protagonista.

“I lavori di ampliamento sono frutto di una scelta avveniristica. Desideriamo ringraziare l’amministrazione comunale di Terlano e tutte le persone coinvolte per il loro sostegno e per la comprensione”, sottolinea Georg Höller presidente della Cantina. “Negli ultimi mesi abbiamo eseguito anche degli adattamenti architettonici, non solo per collocare circa 1,5 ml di bottiglie di Terlano, ma per dare spazio anche le circa 300.000 bottiglie dei vini di Andriano che dal 2008 vengono prodotte a Terlano.”

Sotto le vigne appena piantate si nascondono diversi magazzini, l’impianto d’imbottigliamento e il fiore all’occhiello di tutta la struttura rinnovata: la ‘cantina del porfido’. “Con questo gioiello architettonico vogliamo sottolineare ulteriormente l’origine dei nostri vini: il Terroir”, chiarisce l’enologo Rudi Kofler. “Il terreno porfirico, ricco di minerali, contribuisce a rendere unico il carattere dei vini di Terlano. Il porfido ha conquistato adesso il suo posto direttamente in cantina”.

Comunicato stampa
eva ploner
Marianna Tano
daviso pr agency