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Per le Feste, un menu vegetariano?

Pubblicato sul British Journal of Cancer, uno studio ha seguito lo stato di salute di 61.000 persone nel corso di 12 anni.
I risultati sono importanti: i vegetariani hanno il 45% di probabilità in meno di ammalarsi di cancro del sangue e un 12% in meno di qualsiasi tipo di cancro, rispetto a coloro che abitualmente consumano carne.

Nel 2005, uno studio finanziato dal Medical research council britannico e dalla International agency for research on cancer aveva riscontrato che mangiare due porzioni di carne al giorno, l’equivalente di un panino con la pancetta e di una bistecca, aumenta del 35% il rischio di cancro all’intestino.

L’alimentazione vegetariana, dunque, è riconosciuta dalla scienza ufficiale come uno stile alimentare in grado di promuovere un buono stato di salute per ogni fascia di età. Per avvicinare anche gli scettici a uno stile alimentare più sano e sostenibile, la Lav ha ideato www.cambiamenu.it, dove è possibile trovare suggerimenti pratici su alimenti vegetali per molti ancora sconosciuti come il seitan o il tofu.

Generalmente si pensa che le proteine siano presenti prevalentemente nella carne: in realtà sono ampiamente diffuse nel modo vegetale, l’importante è variare adeguatamente l’alimentazione. La carne contiene mediamente il 20% di proteine, i legumi circa 13%, i cereali il 10%, le verdure circa il 2% e il latte umano ne contiene appena l’1%. Anche preziosi minerali come il ferro e il calcio si trovano in buone quantità in molti vegetali: il ferro è contenuto in legumi, cavoli, broccoli e nelle verdure a foglia verde scuro, nei cereali integrali e nella frutta secca; inoltre, è possibile aumentarne l’assorbimento associando la vitamina C.

Solitamente si consiglia il consumo di latte e di formaggi per il loro contenuto di calcio, ma il calcio è contenuto anche nelle verdure (soprattutto a foglia verde), nelle noci e in altri semi oleosi, nei cereali, nella frutta fresca e in quella secca. Il consumo abituale di latte e latticini, oltre a non essere fisiologico (siamo l’unica specie che continua a nutrirsi di latte anche in età adulta e per di più proveniente da altri animali) inibisce l’assorbimento di altri minerali come ferro e zinco. Su www.cambiamenu.it si può scoprire, ad esempio, che sostituendo le classiche lasagne con una porzione di lasagne vegetariane si riduce l’apporto di grassi e colesterolo e si aumenta il consumo di fibre senza rinunciare al gusto!

Fonte: www.terranews.it