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Oggi è S. Lucio, Patrono dei formaggiai

Martedì 12 luglio si festeggia San Lucio, patrono dei formaggiai e dei formaggi.
Lucio faceva il pastore nel XIII secolo e si racconta che le forme regalate agli amici si moltiplicassero all'infinito.
Il culto nacque spontaneamente sulle montagne.
La devozione al santo si è propagata in tutta la Lombardia e in Canton Ticino, grazie allo spostamento di casari e alpigiani che, per il loro lavoro dovevano cambiare zona.
La leggenda racconta che Lucio lavorava sugli alpeggi tra la Val Cavargna e la Val Colla. Era un ragazzo caritatevole: appena poteva regalava ai poveri qualche pezzo di formaggio. Questo faceva arrabbiare moltissimo il suo padrone che un giorno perse la pazienza e lo cacciò ma, da quel momento, l'alpeggio andò in rovina.
Lucio, cristiano e devoto, non si perse d'animo, venne assunto da un nuovo padrone e quando arrivò il bestiame si moltiplicò, l'alpe divenne prospera e il formaggio fu prodotto in grande quantità moltiplicandosi miracolosamente.
Venuto a sapere di quello che stava succedendo e invidioso dell'opportunità che si era lasciato sfuggire, il precedente datore di lavoro lo attese nei pressi di uno stagno che si trovava sul crinale che divide la Val Cavargna e la Val Colla a 1.542 metri, al confine tra il Comasco e la Svizzera e lo uccise con un pugnale. Si dice anche che sul luogo dove il ragazzo cadde ferito a morte, scaturì un'abbondante sorgente che formò un laghetto, le cui acque sono considerate ancora oggi benefiche per gli occhi e si tingono di rosso il 12 luglio di ogni anno.
Patrono degli alpigiani, San Lucio divenne in seguito protettore dei formaggiai e delle loro corporazioni e arti.
Il culto del Santo si diffonde nell'Italia settentrionale a partire dal XIV secolo proprio dall'abitato di Cavaragna dove venne costruito un santuario a lui dedicato e nelle città di Milano, Bergamo, Brescia, Lodi, Codogno, Piacenza, Parma è particolarmente venerato.
Le Aziende casearie italiane producono oltre 400.000 tonnellate di formaggi, lavorano circa 13 milioni di tonnellate di latte per una produzione di 2,2 miliardi di vasetti di yogurt, 3 miliardi di litri di latte 1,2 milioni di quintali di burro.
La produzione italiana, tra latte, yogurt, burro e formaggi sfiora i 14 miliardi di euro, pari al 15% del business complessivo dell' industria alimentare.