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Nuovi gestori del Ristorante di Casa Artusi a Forlimpopoli

I due gestori, cuoco e responsabile di sala,
avranno la collaborazione e consulenza di Franco Casalboni
I gestori del Ristorante di Casa Artusi hanno un nome e un cognome: sono Andrea Banfi, lo chef, e Jamila Khaled, la responsabile di sala, e si avvarranno della collaborazione e consulenza di Franco Casalboni.
I gestori sono stati scelti dopo un’approfondita trattativa, che ha permesso di plasmare insieme a Casa Artusi le modalità di gestione del Ristorante, indissolubilmente legate al complesso progetto culturale che ruota intorno a Casa Artusi.
“In questi mesi abbiamo incontrato decine di imprenditori e chef di grande qualità, che ci hanno concretamente dimostrato il forte interesse nei confronti di Casa Artusi. – commenta Paolo Lucchi, presidente di Casa Artusi. “Eppure, leggendo il progetto di gestione del nostro ristorante predisposto da Banfi e Khaled, con la collaborazione di Casalboni, ma soprattutto percependo il loro entusiasmo, non abbiamo avuto dubbi sulla nostra scelta.”
“Si tratta di grandi professionisti che, assieme al Comune di Forlimpopoli ed al C.d.A. di Casa Artusi, sapranno rafforzare una squadra che da tempo sta ben operando. Per questo siamo molto soddisfatti di poterli avere al nostro fianco” prosegue il Sindaco di Forlimpopoli, Paolo Zoffoli.
Andrea Banfi, classe 1970, faentino di origine e residente a Fratta Terme, ha svolto la scuola alberghiera a Riolo Terme, ha lavorato a Faenza, Castrocaro e un po’ fuori regione, per poi ricoprire il ruolo di chef dal 1999 al 2005 al risotrante Belvedere di Bertinoro. Attualmente è lo chef del ristorante Artemisia di Russi (RA).
“Come diceva Pellegrino Artusi, ‘la cucina di casa non va d’accordo con i cuochi baldacchino’: e Andrea Banfi certo non è un cuoco ‘baldacchino’, ha un approccio molto umile, ama tantissimo il suo lavoro e lavora moltissimo, unendo grande passione ed entusiasmo a tanta competenza”, commenta Susy Patrito Silva, Direttrice di Casa Artusi.
Jamila Khaled, originaria del Marocco e residente a Fratta Terme, è laureata in biologia e lavora in Italia dal ’97; ha frequentato corsi per sommeliers e prima di approdare in Romagna ha lavorato per alcuni anni a Roma.
Franco Casalboni, Medaglia d’oro alla Scuola Alberghiera ENALC nel 1966, vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore: ha vissuto una decina d’anni all’estero, fra Parigi Londra e Ginevra, ha svolto esperienze in tutta Italia, tra cui la più significativa a Milano Marittima all’Hotel Rouge, per poi mettersi in proprio alla fine degli anni ’70: dal 1977 al 1982 alla Panighina, dal 1983 al 2003 al Ristorante Belvedere di Bertinoro. Attualmente svolge consulenze e collaborazioni: “ho accettato di impegnarmi in questa avventura solamente perché si tratta di Casa Artusi, progetto per cui ho fatto consulenza fin dall’inizio, e per il forte legame di amicizia che mi lega ad Andrea e Jamila” commenta Casalboni.
Tra gli impegni che i gestori hanno citato nel progetto, porre attenzione alla cucina di casa e della tradizione, sia romagnola che toscana; valorizzare i prodotti tipici autoctoni, proporre pranzi infrasettimanali con menù del giorno veloci e leggeri, cambiare menù ogni mese per privilegiare piatti di stagione, e collaborare pienamente alle iniziatrice culturali di Casa Artusi, proponendo serate a tema, degustazioni, presentazione di testi gastronomici ecc.

Ufficio Stampa Casa Artusi
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Dal progetto per la gestione del ristorante Casa Artusi

Ci impegniamo per:
• valorizzare la missione di Casa Artusi e quindi privilegiare la cucina di casa e della tradizione, la pasta fatta a mano e l’uso di prodotti del territorio e di stagione a prezzi giusti, comunicati preventivamente al CdA di Casa Artusi.
• Valorizzare i prodotti tipici e autoctoni ( carne bovina romagnola, carne suina mora, vini, pesce fresco del nostro Adriatico…) e quelli di eccellenza, con particolare riferimento alla Regione Emilia-Romagna.
• Proporre sempre la “ pasta matta” (piadina), anche nelle sue diverse ricette di casa. Il paniere sarà composto da varietà di pane caldo, fragrante, appena sfornato.
• Proporre una cucina di impostazione Romagnola ma con contaminazione Toscana. Questo sia per l’influenza storica tra le due regioni, sia perché, come sappiamo, l’Artusi ha vissuto per lungo periodo in Toscana. Quindi si troveranno anche piatti poveri della cucina Toscana, dove gli ingredienti principi saranno i legumi, il farro, l’olio spremuto a freddo… fino ad arrivare alla classica bistecca alla fiorentina di razza Chianina.
• Offrire come augurio di benvenuto ad ogni commensale una zuppa, crema, o vellutata Artusiana in una cocotte di terra cotta ( esempio: Panata o tridura ricetta n° 11).
• Proporre oltre ai menù canonici anche il pranzo infrasettimanale con un menù del giorno veloce e leggero, oltre ai piatti unici anche di tipo vegetariano e per persone con problemi allergici al fine di soddisfare anche le esigenze di una possibile clientela aziendale e impiegatizia del comprensorio, a costi contenuti.
• Curare l’ingresso al Ristorante, negli odori, sapori, accoglienza, mentre i complementi d’arredo dovranno rispecchiare l’atmosfera e il gusto elegante ma sobrio che era nelle vecchie case padronali della Romagna. Non mancheranno angoli allestiti con cura, sia per esporre i nostri prodotti (torte, composizioni di frutta e verdure, formaggi…), sia per un’eventuale vendita (confetture, marmellate, vini, sale di Cervia…) arricchiti da sculture di burro, di ghiaccio, e incisioni su frutta e verdure che noi da tempo pratichiamo. Per l’arredo si procede in accordo con il Cda di Casa Artusi.
• Un leggio con il libro dell’Artusi sarà posto in evidenza per dare l’opportunità agli ospiti di sfogliarlo a loro piacimento (esempio: confrontare un tipo di ricetta autentica Artusiana con quella rivisitata).
• Esporre, anche per la vendita, vasetti di sott’oli, sott’aceti, confetture, marmellate, miele prodotti del territorio, alcuni realizzati dalla Gestione stessa ed etichettati, previa autorizzazione del CdA di Casa Artusi, con il nome Ristorante CasArtusi.
• Il menù di Casa Artusi cambierà ogni mese e proporrà piatti tipicamente Artusiani, nonché cucina di “casa” e di tradizione, nonchè cucina rivisitata.
• Essendo consapevoli di operare all’interno di un Centro Culturale dedicato alla Cucina di Casa, la gestione del Ristorante è a disposizione per collaborare ad ogni iniziativa della Casa, e si impegna ad inoltrare al CdA di Casa Artusi proposte quali:
• Serate a tema in cui poter ampliare le conoscenze su un prodotto tipico e costruire un menù dedicato ad esso, ad esempio: formaggio di fossa di Sogliano, scalogno di Romagna, pesca di Romagna…)
• Invito ad altri chef di varie regioni in modo da scoprire altri prodotti e altri modi di interpretare la cucina.
• Coinvolgimento delle varie associazioni presenti nel territorio, ad esempio: Accademia Artusiana, Accademia dei Benigni, Associazione dei Gourmet, Rotari, Lions,F.I.D.A.P.A…ed altre.
• Presentazioni di libri, non solo enogastronomici.
• Contatti con gli alberghi della riviera e del territorio circostante, e con gli uffici turistici e agenzie di viaggi, per aumentare il flusso turistico, soprattutto d’estate, con visite alle bellezze del comprensorio e sosta serale a CasArtusi e Chiesa dei Servi.
• Riproposizione della festa del maiale, che si faceva nelle case contadine per poi procedere alla sezionatura e, successivamente, preparare insaccati di ogni tipo; possibilmente, in presenza degli allievi della scuola Alberghiera, che avranno così l’opportunità di assistere ad una delle tradizioni più tipiche della nostra regione.
• Confronto immediato di un menù Artusiano e uno innovativo preparati con gli stessi ingredienti, in modo da fare conoscere la cucina in ogni sua più diversa forma partendo da un unico punto comune.
• Ci proponiamo, altresì di creare un sito internet in cui verrà sviluppato un itinerario dove qualunque utente potrà visitare il Ristorante direttamente da casa, e soddisfare ogni curiosità.

A tal fine, l’attività della gestione del Ristorante sarà a disposizione di iniziative proposte da Casa Artusi nella misura indicativa di 100 ore annue. I locali del Ristorante, possono essere richiesti, senza oneri, nel giorno di chiusura.

• Poiché l’orario del Ristorante sarà continuativo dalle 11 alle ore 2 del mattino, si pensa di offrire servizi indifferenziati, quali:

• la Cantina di Casa Artusi: E’ nostro intento anche creare un angolo a disposizione di chi vorrà degustare i nostri vini abbinati a formaggi, torte, taglieri di prosciutti e salumi…eccetera.
• Gli spazi utilizzati sono quelli denominati “dispensa”, dove verranno principalmente conservati vini e prodotti e “cantina” quale luogo di somministrazione vero e proprio.
• Il locale cantina, dedicato anche a zona convegni, può essere richiesto, senza oneri, da Casa Artusi nei momenti in cui non viene utilizzato dal Gestore compreso il giorno di chiusura.
• Per quanto riguarda i vini, sia in vendita, sia somministrati, il Gestore si impegna al rispetto dell’accordo esistente con l’Enoteca di Dozza, di cui ha preso visione.