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Non più galline allevate nelle gabbie. Petizione inviata all’Ue

Lettera a Commissione e appoggio a petizione ‘End the Cage Age’ (fine dell’era della gabbia)

BRUXELLES – L’industria alimentare europea e nazionale si schiera contro gli allevamenti in gabbia, e chiede di iniziare dal “liberare” le ovaiole. In una lettera indirizzata ai vertici della Commissione europea e delle commissioni europarlamentari competenti, oltre mille imprese grandi e piccole chiedono lo stop alle gabbie per le galline ovaiole come primo impegno delle imminenti iniziative dell’Ue sul benessere animale. Per l’Italia, tra i firmatari ci sono Ferrero, Fattoria Roberti e Barilla, che hanno già escluso le uova prodotte da allevamenti in gabbia dalle loro catene di approvvigionamento o si sono impegnate a farlo entro il 2025. Le imprese appoggiano la petizione Ue “End the Cage Age” per la fine dell’allevamento in gabbia, promossa da Compassion in World Farming. L’iniziativa ha raccolto 1,4mln di firme in tutta Europa. I risultati saranno presentati in forma ufficiale all’Europarlamento ad aprile. Poi a giugno la Commissione dovrebbe presentare una comunicazione per iniziare un processo legislativo per migliorare le norme Ue sul benessere animale, dalle gabbie al trasporto.