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Nascono i negozi “Qui da noi”

Fare la spesa in cooperativa.
La nuova formula di vendita diretta adottata dalle cooperative agroalimentari aderenti a Fedagri

La cooperativa produce, il consumatore acquista. E’ la formula di vendita diretta che ogni giorno coinvolge oltre due mila negozi e spacci aziendali delle cooperative agroalimentari aderenti a Fedagri che sono ora riunite e rese riconoscibili da un nuovo marchio: “Qui da noi”.

Il “noi” sta ad indicare gli oltre 500 mila soci agricoli che lavorano e trasformano prodotto italiano, di assoluta qualità, garantito da rigorose certificazioni di filiera: formaggi, olio, vino, frutta e verdura, miele, carni e salumi che vengono poi commercializzati dalle cooperative, che vantano una lunga tradizione di vendita diretta nei loro negozi e spacci aziendali: vera e propria filiera corta, senza alcun passaggio intermedio dal produttore al consumatore. Da oggi, il marchio “Qui da noi”, ideato dall’agenzia Silvano Guidone & Associati di Torino, aiuterà i consumatori a riconoscere i prodotti delle cooperative italiane associate a Fedagri, offrendo loro l’assoluta certezza della qualità e della provenienza dei prodotti alimentari acquistati presso i punti vendita diretti delle cooperative.

Il marchio “Qui da noi”

Il marchio, incisivo e originale sia nel nome che nella veste grafica, è stato creato con l’obiettivo della massima semplicità e chiarezza: un insieme di tre parole facili da ricordare che ha le carte in regola per diventare familiare e di uso comune.

La creazione della “rete”

Gli indirizzi e la mappa completa dei punti vendita saranno a breve disponibili nel portale www.quidanoi.coop, nel quale sarà possibile anche fare ricerche in base alla tipologia di prodotto o alla regione. La creazione della rete dei negozi “Qui da noi” avrà come obiettivo di ampliare e diversificare l’offerta dei prodotti di ciascun punto vendita, al fine di poter offrire una gamma completa dell’eccellenza del made in Italy agroalimentare, con particolare riguardo alle denominazioni d’origine e in generale alla valorizzazione delle specificità dei singoli territori.

Fonte: Fedagri-Confcooperative