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Nasce lo spumante Docg “Oltrepò Pavese”

Giovedì 22 febbraio si è svolta a Casteggio, presso la Sala Ballabio della Fiera di Via Truffi, la pubblica audizione per l’istanza di riconoscimento della D.O.C.G. “Oltrepò Pavese” Spumante Metodo Classico e l’istanza di modifica del disciplinare di produzione dei vini D.O.C. “Oltrepò Pavese”.
L’Audizione è stata presieduta da Alberto Mazzoni, alla presenza di Giovanna Anastasia e di Andrea Squarcia in rappresentanza del Comitato Nazionale per la Tutela e la Valorizzazione delle D.O. e delle I.G.T. dei Vini, da Gianluigi Biestro, enologo, e da Saverio Aloisio (Regione Lombardia).
Decisamente “importante” la partecipazione delle Aziende del territorio: 140 le presenze registrate, comprendenti realtà piccole, medie e tutte le Cantine Sociali, rappresentate dai loro Presidenti. Numerosi anche i tecnici, gli enologi e vari operatori del settore, in una sala assiepata che per 5 ore (dalle ore 10,30 alle ore 15, 30) ha seguito con attenzione e inteventi l’Audizione.
Ai saluti del Sindaco di Casteggio, Michele Manfra, sono seguiti gli interventi di Anna Betto, in rappresentanza dell’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Pavia, che ha confermato la condivisione del progetto da parte dell’Amministrazione provinciale; di Piero Mossi, Presidente della Camera di Commercio di Pavia, che a sua volta ha espresso il sostegno della Camera di Commercio alle istanze relative al settore vivinicolo dell’Oltrepò Pavese. E’ poi intervenuto il Presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Vittorio Ruffinazzi, che ha invitato i presenti a percorrere il cammino comune per il rilancio del territorio, in modo unito e coeso. Ruffinazzi ha poi aggiunto, in qualità di Presidente di Cantina di Casteggio, l’appoggio anche da parte della Cantina alle novità previste per D.O.C.G. e D.O.C.
Unanime anche il sostegno espresso dalle rappresentanze di categoria, a nome di Giuseppe Ghezzi (Presidente Coldiretti), Giovanni Desigis (Presidente Unione Agricoltori), Roberto Bigi (Presidente C.I.A.). D’accordo con l’istanza di riconoscimento della D.O.C.G. anche il referente di Copagri, Guido Forlino, riservando alcune annotazioni riguardo alle modifiche del disciplinare di produzione dei vini D.O.C.
Essenziale momento di confronto pubblico nell’iter avviato dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese due anni fa, l’Audizione ha manifestato la forte volontà di ottenimento della D.O.C.G. da parte del territorio Oltrepò, sottolineata da vari interventi fra cui quelli dei Presidenti delle Cantine Sociali. Al di là dei tempi “istituzionali” che accompagnano l’iter in corso, l’Oltrepò Pavese attende dunque da ora con piena fiducia la D.O.C.G. che consacrerà le “bollicine” d’Oltrepò. E la D.O.C.G. consacrerà anche il Rosé, proponendosi come una delle più significative novità nel panorama della spumantistica italiana. Oltrepò classico, anche Rosé, con un’unica “regia”, quella del Pinot nero, il vitigno nobile che in Oltrepò trova una delle più significative espressioni quantitative e qualitative da oltre 150 anni.
Novità anche per la D.O.C., in attesa che siano valutate e formalizzate le modifiche scaturite dell’Audizione. Tre, in sintesi, i cambiamenti rilevanti: il nuovo rilievo dato ai vini bianchi con il nuovo “Oltrepò Pavese” Bianco, la valorizzazione del Riesling e l’esclusività della scelta in bottiglia per Bonarda, Buttafuoco, Bianco Rosso e Pinot nero in rosso.

Comunicato Stampa
Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese
Cinzia Montagna
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