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Monito di Jean-Dominique Giuliani: "chi paga comanda"!

Editoriale di Jean-Dominique Giuliani, Presidente della Fondation Robert Schuman (Centro di ricerche sull'Europa)

Il Presidente della Commissione europea, José-Manuel Barroso ha attaccato la Francia e la Germania ed i loro piani per rafforzare la governance della zona euro.
Se ha ragione a sostenere un ente sovranazionale che difende l'interesse comune in conformità al mandato ricevuto dal trattato, si è sbagliato in questo caso. Senza la Francia e la Germania, la zona euro potrebbe essere già esplosa. E queste non sono proposte o l'immaginazione creativa dell'attuale Commissione europea sono state evitate. Gli esperti sostengono addirittura che alcune delle sue affermazioni hanno aggravato la crisi del mercato azionario di questa estate.
Francia e Germania possono essere criticate per molte ragioni, ma nessuno può negare che sono in prima linea fra gli Stati che si sentono responsabili per il progetto europeo e non solo gli interessi nazionali del momento.
Questo è esattamente ciò che manca di più. Numero di non fondare gli Stati membri sembrano essere andate completamente fuori del progetto politico europeo e ritengono che la Ue ammonta ad una zona di libero scambio o ad un bancone dove si distribuiscono punti buoni e cattiv e con essi i crediti. Da questo punto di vista, la politica di allargamento, con i criteri di Copenaghen di oggi, è completamente rivisto.
Dobbiamo accettare il fatto che negli Stati dell'Ue, occorre accettare a priori l'obiettivo politico di integrazione europea, la politica estera e di difesa, le implicazioni fiscali e di bilancio e la perdita di sovranità che ne derivano. Se il processo di integrazione è giù, è in parte perché alcuni custodiscono gelosamente i loro sistemi fiscali, spesso sleali in una unione doganale, il loro budget, spesso in competizione per una politica economica europea.
Ma in realtà, Germania e Francia, due paesi che pagano di più per assistere gli Stati membri in difficoltà, hanno deciso 16 agosto di prepararsi per il 2013, una tassa comune aziendale. Si potrebbe andare oltre, aumentare l'IVA e le imposte sul reddito, ma hanno solo preso in prestito l'unico modo che può davvero migliorare il processo di integrazione europea. Perché non c'è mercato unico senza norme fiscali armonizzate, non c'è moneta comune senza budget concertato e discipline accettate, non ci sono debiti, mutui senza condividere le ricette possibili. Dal momento che non ci sarà alcuna fiducia Eurobond reale nell'istituzione che li utilizza.
È per questo che la Francia e la Germania dovrebbero invece essere ringraziati per i loro sforzi e incoraggiati a portare avanti, rimanendo aperte iniziative a coloro che vogliano unirsi a loro. Altrimenti, la regola necessaria da applicare equivale al vecchio detto francese: "gente: chi pagherà)
comand(erà)!"

Jean Dominique Giuliani