Notizie

“Mangia con gusto, conserva l’Italia” campagna nazionale per il consumo consapevole

Ha il tono di un suggerimento ispirato al buon senso il titolo della manifestazione che prende le mosse in questi giorni, in vista del Natale: "Mangia con gusto, conserva l'Italia".
E in questo caso 'conserva' è rivolto espressamente all'ambiente e al paesaggio agrario tradizionale, al fine di recuperare e valorizzare mestieri e antiche tecniche di lavorazione dei prodotti agroalimentari.
Il tutto accompagnato da 4.100 buone ragioni, che sarebbero poi i prodotti tradizionali gastronomici censiti lungo tutto lo stivale, "per un Natale senza sorprese sgradite nel piatto". Un'iniziativa che troverà un'eco istituzionale grazie anche ad un disegno di legge ad hoc, che vede come prima firmataria la senatrice verde Loredana De Petris, finalizzato al varo di 'Interventi per la valorizzazione del patrimonio agroalimentare tradizionale'.
Questo l'identikit di una campagna nazionale per il consumo consapevole, promossa dal Gruppo parlamentare dei Verdi al Senato, in collaborazione con Cna Alimentare, Coldiretti, Cia e Slow Food.
La campagna, è stato sottolineato nel corso di un incontro tenutosi venerdì 16 dicembre scorso, vuole promuovere quanto meglio possibile i prodotti regionali; e il suo avvio ha visto la pubblicazione di un primo opuscolo, dedicato al Lazio, che racchiuderà tutte le informazioni sui prodotti tipici e tradizionali (nel complesso, 153 Dop e Igp, 4.100 prodotti tradizionali e 200 presidi di slow Food), comprese tutte le informazioni utili sul come e dove acquistarli, con i recapiti degli artigiani alimentari di eccellenza.
"Una sorta di guida all'acquisto delle migliori specialità regionali – ha spiegato la senatrice verde De Petris – ma anche un invito ad 'accorciare la filiera' e ad avvicinarsi alle problematiche dei produttori di un settore ora molto 'alla moda', alle prese però con una congiuntura difficile che mette in discussione la sopravvivenza di alcune produzioni di qualità".
Del resto, ha proseguito, "il cibo italiano contribuisce in modo ormai decisivo a qualificare l'immagine del 'Made in Italy' nel mondo e ben rappresenta le diverse realtà storiche ed ambientali che compongono l'identità nazionale". Il tutto in un momento, ha aggiunto, "in cui contaminazioni e contraffazioni alimentari sono purtroppo all'ordine del giorno".
D'accordo su questo aspetto Sandro Moscardi, presidente di Cna Alimentare, secondo il quale "l'artigiano ha il grande merito di fare scelte oculate per quanto riguarda gli ingredienti, che sono sempre freschi e di qualità". Sguardo a più ampio spettro quello di Stefano Masini, responsabile Ambiente e Territorio della Coldiretti.
Dopo la riunione ad Hong Kong del Wto – ha spiegato – si è capito meglio quanto sia utile "abbattere i confini per comprendere meglio le differenze tipiche di ogni singolo prodotto agroalimentare. In quest'ottica – ha aggiunto – noi cerchiamo di ricercare soluzioni positive collaborando con le comunità rurali, che sono poi i veri produttori dell'agroalimentare tipico e tradizionale".
Sulle stesse frequenze Alessandro Salvadori della Cia, che ha ricordato come oggi "il coltivatore non sia più il titolare della riproduzione delle sementi", e quindi è venuta l'ora di "preoccuparsi del materiale genetico e della sua mappatura". Come accennato, la campagna "Mangia con gusto, conserva l'Italia" godrà del sostegno di un disegno di legge, già depositato in Senato, che prevede in sintesi: 100 milioni di euro all'anno, per 3 anni, per finanziare piani regionali destinati alla protezione e allo sviluppo delle produzioni tradizionali; l'istituzione del marchio 'prodotto alimentare tradizionale' per i prodotti che non possono accedere alla protezione comunitaria; la possibilità per gli enti locali di assumere partecipazioni nei Consorzi di Tutela; il contrasto alla pirateria genetica e alla contraffazione; e, da ultimo, un credito di imposta a vantaggio delle imprese e dei consorzi per il recupero dei costi di certificazione della qualità.

Fonte: Help Consumatori