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L’Italiaal2° posto per le frodi all’Unione europea

Non un primato di cui vantarsi, quello che l’Italia ha raggiunto nel campo delle frodi. Infatti, secondo l’ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), alla fine del 2010 erano 40 le indagini che riguardavano l’Italia, secondo posto nella speciale classifica europea a 27 dopo la Bulgaria. Quest’ultima con le sue 81 indagini è saldamente al comando in una triste classifica che vede sorprendentemente il Belgio al terzo posto con 37 indagini e operazioni. Sorpresa spiegata dall’OLAF col fatto che, nel Belgio, in misura minore del Lussemburgo – i dati sono ’sproporzionati’ a causa della presenza delle istituzioni Ue sui rispettivi territori.
Nel complesso, a fine 2010 nell’Ue-27 c’erano 419 indagini e operazioni in corso, piu’ altre 14 negli Stati candidati all’adesione (Croazia, Islanda, Montenegro, Macedonia e Turchia), per un totale di 433.
I dati, presentati nel rapporto 2011 dell’OLAF, evidenziano il picco dei casi di frode nell’agricoltura (90, pari al 20%), mentre in Italia il maggior numero dei casi riguardava i fondi strutturali (7), le spese dirette (7) e le frodi nel settore del tabacco.
Molto attiva nel recupero dei fondi stanziati, l’OLAF ha dichiarato di essere riuscita a riportare a casa 351.2 milioni di euro complessivamente, di cui 67.9 nel 2010.

Piero Tatafiore