L’Italia in disaccordo con l’UE sul “Tonno rosso”
Il movimento cooperativo italiano della pesca – Agci Agrital, Federcoopesca/Confcooperative e Lega Pesca/Legacoop – chiede al Parlamento UE di opporre un fermo veto al progetto di Regolamento UE relativo al "piano di ricostituzione dello stock di tonno rosso dell'Atlantico Est e del Mediterraneo". Si preannuncia cosi' sempre piu' aspro lo scontro sul Piano europeo destinato a rendere operativo il pacchetto di misure adottate a novembre dall'organismo internazionale ICCAT Commissione Internazionale del tonno Atlantico: "un vero e proprio "pasticcio", secondo la cooperazione italiana, che rischia di essere varato la prossima settimana (7 e 8 maggio) dal Consiglio UE dei ministri della pesca". Il problema non e' tanto quello di posticipare l'entrata in vigore del Piano,spiega la Cooperazione, quanto di impedire l'approvazione di misure tanto inefficaci dal punto di vista della tutela biologica quanto fortemente penalizzanti per la flotta italiana". Prima di tutto l'innalzamento della taglia minima dai 10 Kg oggi in vigore a 30 Kg: una misura drastica per i palangari e la pesca a circuizione italiane, di per se' accettabile (il tonno si riproduce a 23-24 Kg), ma vanificata da due deroghe incomprensibili ( 8 kg e fino a 200 tonnellate di tonni sopra i 6,4 kg) che avvantaggiano la pesca atlantica con pesanti ripercussioni sui giovanili della specie. Non possiamo accettare taglie diverse inspiegabilmente differenziate – dichiarano i presidenti Buonfiglio (Agci Agrital), Coccia (Federcoopesca/Confcooperative) e Iani' (Lega Pesca/Legacoop) – "visto che si tratta del medesimo stock di tonno rosso". Anche i periodi ipotizzati di divieto della pesca (divieto della pesca a circuizione dal 1 luglio al 31 dicembre) avranno pesanti conseguenze sul piano economico e sociale per la flotta italiana, aggravando peraltro sotto il profilo biologico la situazione di stress della risorsa, su cui l'attivita' di pesca sara' concentrata per due mesi all'anno.
Siamo concordi nell'esigenza di una maggiore protezione del tonno rosso – continuano le Associazioni del movimento cooperativo – ma una proposta di regolamento che preveda delle deroghe aumentera' di fatto la pesca illegale, vero punto cruciale da combattere per assicurare la sostenibilita' a lungo termine della risorsa. Inoltre l'esasperazione dei controlli, le certificazioni di tutte le fasi dalla cattura agli sbarchi ai trasbordi al trasporto in gabbia alla commercializzazione, gli ispettori a bordo burocratizzeranno ulteriormente l'attivita' rendendola sempre piu' difficile per i pescatori che operano legalmente a favore della ormai grande fetta di operatori che agiscono nella totale illegalita' e contro i quali non esistono vere e proprie misure efficaci (visto anche l'inasprirsi del fenomeno). La proposta di regolamento andrebbe rigettata nella sua totalita', concludono le Associazioni, "visto che il risultato sara' una distruzione della risorsa tonno rosso e della flotta italiana (migliaia di addetti). In caso contrario, la cooperazione e' ferma nel richiedere l'abolizione di ogni deroga, sia per le taglie che per i periodi di fermo obbligatorio".
(AGI)