L’Europa, prima destinazione turistica mondiale
Agroalimentare, turismo, ricerca: i pareri del Comitato delle Regioni
La Gazzetta ufficiale comunitaria ha pubblicato alcuni pareri del Comitato delle regioni e dei poteri locali espressi nel corso della sua 88a sessione plenaria (gennaio 2011).
Tra i temi affrontati: «I sistemi agroalimentari locali»; «L’Europa, prima destinazione turistica mondiale: un nuovo quadro politico per il turismo europeo»; «Semplificare l’attuazione dei programmi quadro di ricerca»; «Gioventù in movimento (Youth on the move)»; «Il cinema europeo nell’era digitale»; «Verso sistemi pensionistici adeguati, sostenibili e sicuri in Europa»; «Spazio unico ferroviario europeo».
Approfondimento sul CdR
Il Comitato delle Regioni (CoR) è un organo dell'Unione Europea, creato nel 1992 in applicazione del Trattato di Maastricht, il cui obiettivo è incentivare la cooperazione tra le regioni degli stati membri dell'Unione (in particolar modo, tra le regioni limitrofe di stati membri diversi, come per esempio il Piemonte italiano e la Savoia francese).
Il Comitato delle regioni, che ha sede a Bruxelles, è composto da 344 membri, rappresentanti gli enti regionali e locali (artt. 7, e 263 del Trattato come modificato dal Trattato di Nizza, artt. 300 e ss. del Trattato di Lisbona sul funzionamento dell'Unione Europea [TFUE]).
Si tratta di un organo consultivo, al quale il Consiglio dell'Unione Europea e la Commissione europea hanno l'obbligo di rivolgersi per questioni riguardanti le seguenti 10 materie:
Coesione economica e sociale
Reti transeuropee
Sanità pubblica
Istruzione
Cultura
Politica dell'occupazione
Politica sociale
Ambiente
Formazione professionale
Trasporti
In tutti gli altri casi la richiesta del parere è facoltativa.
Per alcune di queste tematiche, il Comitato delle regioni collabora con il Comitato economico e sociale.
Struttura[modifica] Il Presidente[modifica]Eletto ogni due anni e mezzo dall'assemblea in seduta plenaria, il Presidente guida i lavori del Comitato ed è il suo legale rappresentante. Attuale Presidente è l'italiana Mercedes Bresso.
Primo Vice-Presidente[modifica]Anche lui eletto dall'assemblea in seduta plenaria, supplice il Presidente in caso di assenza. L'attuale Primo Vice-Presidente è lo spagnolo Ramón Luis Valcárcel Siso.
Gruppi[modifica]Il Comitato è diviso in quattro gruppi politici:
Partito Popolare Europeo.
Partito del Socialismo Europeo.
Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa.
Alleanza Europea
Dichiarazione di missione[modifica]Il Comitato delle regioni è l'Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'UE.
Noi, membri del Comitato delle regioni, siamo un'assemblea politica composta da rappresentanti eletti regionali e locali al servizio dell'integrazione europea. Grazie alla nostra legittimità politica, garantiamo la rappresentanza istituzionale dell'insieme dei territori, regioni, città e comuni dell'Unione europea.
La nostra missione è quella di permettere il coinvolgimento degli enti regionali e locali nel processo decisionale europeo e di favorire in tal modo una migliore partecipazione dei cittadini.
La nostra azione politica è fondata sulla convinzione che la cooperazione tra i livelli europeo, nazionale, regionale e locale sia indispensabile per costruire un'Unione sempre più stretta e solidale tra i popoli d'Europa e per affrontare le sfide della globalizzazione. A tal fine operiamo in stretta collaborazione con la Commissione europea, il Parlamento europeo, il Consiglio dell'Unione europea, ma anche negli Stati membri, con gli organi dei diversi livelli di potere, allo scopo soprattutto di promuovere la governance multilivello.
Votiamo raccomandazioni politiche sulle strategie europee e partecipiamo all'elaborazione della legislazione comunitaria. Già nella fase preliminare all'elaborazione degli atti legislativi, proponiamo approcci e orientamenti politici tratti dall'esperienza e dalla competenza specifica degli enti regionali e locali, che nella maggioranza dei casi sono incaricati della loro applicazione.
Vogliamo che l'Europa "unita nella sua diversità" in un mondo globalizzato possa cogliere appieno i vantaggi della diversità territoriale, culturale e linguistica che fa la sua forza e la sua ricchezza e che è un pegno d'identità per i suoi cittadini. Partecipiamo all'esercizio della democrazia e della cittadinanza europea e alla promozione dei loro valori e contribuiamo all'attuazione dei diritti fondamentali e alla protezione delle minoranze.
Vegliamo sul rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità, affinché le decisioni europee siano prese e applicate quanto più possibile vicino ai cittadini e al livello più appropriato. In tal modo garantiamo, con la nostra azione, una maggiore efficacia e una maggiore prossimità nella realizzazione delle politiche comuni.
Operiamo a favore di uno sviluppo armonioso e sostenibile di tutti i territori. Difendiamo dunque, in nome dei principi d'equità e di solidarietà, gli obiettivi della coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione europea.
Rivendichiamo l'autonomia degli enti regionali e locali e il loro diritto a disporre di risorse finanziarie tali da permettere l'esercizio delle loro competenze. Promuoviamo in tal modo i principi e i meccanismi della buona governance e incoraggiamo il processo di decentramento.
Favoriamo la cooperazione tra gli enti regionali e locali degli Stati membri, ma anche la cooperazione con gli enti regionali e locali dei paesi candidati, dei paesi potenziali candidati, degli Stati vicini e degli Stati terzi nel quadro della strategia dell'allargamento, della politica di vicinato e della politica di sviluppo.
Creiamo delle piattaforme e delle reti, organizziamo dei forum per agevolare la cooperazione e lo scambio di esperienze tra le regioni, le città e i comuni e sviluppiamo partenariati con le loro organizzazioni rappresentative.
Siamo gli ambasciatori dell'Europa nelle regioni, nelle città e nei comuni e i loro portavoce nel dibattito europeo. Manteniamo un dialogo diretto con i nostri concittadini sulle realizzazioni dell'Europa e le sfide future e contribuiamo a spiegare e a dar conto dell'attuazione e dell'impatto delle politiche europee a livello territoriale.
Costruiamo l'Europa in partenariato!
Bruxelles, 21 aprile 2009
Le commissioni[modifica]Il Comitato delle regioni si suddivide in 6 commissioni, composte da alcuni dei suoi membri e specializzate in diversi settori, che esaminano in dettaglio le proposte sulle quali il Comitato viene consultato e redigono un progetto di parere che poi viene esaminato e votato dal Comitato. Le 6 sottocommissioni sono:
Coter: Commissione Politica di coesione territoriale
Ecos: Commissione Politica economica e sociale
Deve: Commissione Sviluppo sostenibile
Educ: Commissione Cultura ed istruzione
Const: Commissione Affari costituzionali e governance europea
Relex: Commissione Relazioni esterne