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L’ennesimo No del Parlamento Europeo agli Ogm

Slow Food: «Servono nuove regole per tutelare i diritti dei consumatori»

Riunito in seduta plenaria ancora una volta il Parlamento Europeo ribadisce il suo “no” agli Ogm.
Con oltre 400 voti favorevoli, gli eurodeputati si sono opposti oggi all’introduzione di tre tipi di soia Ogm (FG72, MON 87708 x MON 89788 e MON 87705 x MON 89788). Già a dicembre il Parlamento aveva rigettato la proposta della Commissione Europea relativa all’introduzione di un mais geneticamente modificato chiedendo una revisione completa del processo di autorizzazione.

Siccome sul tema degli Ogm non era stata raggiunta la maggioranza qualificata degli Stati membri, ora come ora le decisioni sono comunque nelle mani della Commissione Europea, che non prende in considerazione né gli interessi dei cittadini, che più volte si sono espressi contro gli Ogm, né la volontà dello stesso Parlamento.

«Ogni Ogm autorizzato rappresenta una minaccia per tutti gli agricoltori, in particolare quelli che praticano agricoltura biologica, esposti così al rischio di contaminazione, e una negazione di diritti per i consumatori, che devono poter scegliere il proprio cibo sapendo cosa contiene. La Commissione continua a voler autorizzare nuovi Ogm nonostante l’opposizione dei cittadini, del Parlamento e l’assenza di certezze scientifiche che possano dare garanzie sulla loro non pericolosità», ha commentato Cinzia Scaffidi, vice presidente di Slow Food Italia.

Ufficio stampa Slow Food
Alessia Pautasso
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