Le donne italiane e la dieta
Sempre attente alla linea, ma sensibili al tema dei disturbi alimentari.
www.alfemminile.com, il sito web dedicato al mondo femminile che conta oltre 5.000.000 di utenti unici mese e che rappresenta il gruppo "aufeminin" nel nostro mercato – diffonde i risultati di un sondaggio condotto sulle donne in IUtalia in relazione alle loro abitudini alimentari.
L’86% delle intervistate è stato a dieta almeno una volta nella vita, più della metà (57%) si pesa almeno una volta a settimana. L’80% ritiene che i disturbi alimentari siano sempre più frequenti, e solo l’8% pensa che se ne parli abbastanza. Alfemminile.com (www.Alfemminile.com) – il sito web dedicato al mondo femminile che conta oltre 5.000.000 di utenti unici mese e che rappresenta il Gruppo aufeminin nel nostro mercato – diffonde i risultati di un sondaggio condotto sulle donne in Italia in relazione alle loro abitudini alimentari[1]. Il campione è composto da donne, per la maggior parte di età inferiore ai 40 anni (83%). Il 66% è sposato o vive una relazione stabile – solo il 19% ha figli -, mentre il 32% è single. Dieta, ne avete mai fatta una? Si avvicina l’estate e la prova costume è ormai un pensiero ricorrente per molte, che si associa spesso alla decisione di cominciare una nuova dieta. L’attenzione alla silhouette, tuttavia, diventa un parametro imposto tutto l’anno da modelli di bellezza che dettano una pericolosa omologazione lontana dalla realtà. Alfemminile.com ha voluto indagare come le donne si rapportano quotidianamente con il cibo e il loro corpo, ed ecco ciò che è emerso. L’86% delle intervistate è stata a dieta almeno una volta nella vita: di queste, il 36% si dichiara perennemente a dieta, mentre il 39% ne ha provate 3 o 4 di diverso tipo – interessante notare che in Germania questa percentuale sale fino al 51% e in Spagna al 59% -; segue un 10% che supera invece la soglia delle 5 diete. Percentuali così alte sono spiegate dall’insoddisfazione della maggior parte delle donne per la propria forma fisica: solo il 3% si dichiara totalmente contento del proprio corpo, unito al 30% che esprime un meno convinto assenso. Ben il 68% vorrebbe invece perdere peso. Se si considera che il campione delle intervistate è costituito per quasi la metà da ragazze tra i 21 e i 29 anni (47%), il quadro assume sfumature preoccupanti, facendo pensare ad una eccessiva attenzione al peso nella fascia delle più giovani. Dimmi come mangi e ti dirò se sei stressata Il 14% delle intervistate ammette di mangiare perché si sente stressata e l’11% perché frustrata; sul cibo si possono sfogare istinti diversi, ma in generale l’attenzione sulla scelta degli alimenti giusti non sfugge al pubblico femminile. Le più stressate sono le francesi con il 46%, mentre la noia spinge il 55% delle tedesche a buttarsi sul cibo. Tornando ai dati italiani, solo il 16% ammette di mangiare tutto ciò che gli piace, senza badare a distinzioni, ma l’86% in generale evita cibi molto calorici, soprattutto perché rischiano di far ingrassare (53%) o perché non sono sani (33%). La bilancia è un punto di riferimento per il 57% delle donne, che la utilizza almeno una volta a settimana: il 51% infatti non viene colta impreparata e conosce esattamente il proprio peso, mentre il 12% lo ignora e il 37% lo sa approssimativamente. Disturbi alimentari, un fenomeno percepito in aumento Il 38% del campione ritiene di conoscere almeno una persona con disturbi legati all’alimentazione. Ma come si individua chi soffre di tale problema? Secondo il 49% delle donne sintomo principale del fenomeno è mangiare troppo o troppo poco come reazione ad un problema, per il 29% si manifesta quando una persona è costantemente a dieta o mangia principalmente per noia, stress o tristezza (22%). Ad essere coinvolte per il 72% del campione sono soprattutto le donne, in particolare le ventenni (50%) e le trentenni (23%). A chiudere il quadro generale, l’87% pensa che di questi tempi il problema dei disturbi alimentari sia in netta crescita rispetto a dieci anni fa. Sensibilizzare come priorità I risultati del sondaggio sembrano far emergere la difficoltà di affrontare il tema, sia a livello personale, sia sociale. Il 58% ha infatti ammesso di non aver mai provato ad aiutare le persone ritenute colpite da disturbi di questo tipo. Di fatto l’argomento è considerato ancora un tabù, anche se il 47% ritiene che sia importante parlarne apertamente e che in questo possano aiutare gli esempi di alcune celebrity che hanno raccontato al pubblico la propria esperienza personale. Tuttavia, il 70% ritiene che il fenomeno sia ancora sottovalutato a livello mediatico, e che se ne debba parlare di più (84%) – opinione difesa più debolmente in Paesi come la Francia (56%) e la Germania (51%). Per il 70% del campione la scuola è il luogo per eccellenza in cui attuare una campagna di sensibilizzazione, seguita dalla Tv (45%), da giornali e riviste (33%) e dall’online (26%). Ci sono dei fattori che sono ritenuti più cruciali nell’influenzare l’immaginario collettivo, favorendo anche una distorsione della realtà e un aumento dei disordini alimentari: tra i principali le foto ritoccate che “ritraggono” corpi perfetti (63%), icone di riferimento rispecchiati da modelle (49%) o da star di Hollywood (28%) magrissime. “La nutrizione e i problemi legati all’alimentazione sono temi delicati che richiedono la massima attenzione da parte dei media e della società in generale” dichiara Simona Zanette, Amministratore Delegato e Country Manager di alfemminile.Com – Con questo sondaggio multipaese alfemminile.Com ha voluto ancora una volta far emergere come le donne siano sensibili all’argomento, non solo perché protagoniste in primo luogo del fenomeno, ma anche perché sempre più dimostrano di voler dare un segnale forte per migliorare l’informazione sull’argomento.” alfemminile.Com rappresenta nel mercato italiano il Gruppo editoriale aufeminin (la cui proprietà è per l’82,4% di Axel Springer Group) numero uno al mondo di siti internet dedicati al target femminile. Presente in Italia dal 2000, è il portale dedicato al mondo femminile numero uno nel nostro Paese. Il sito conta 4.910.000 utenti unici al mese (Fonte: comScore, marzo 2013). Il Gruppo a livello internazionale è presente anche in Francia, Germania, Austria, Regno Unito, Belgio, Spagna, Italia, Polonia, Svizzera, Canada, Marocco, Tunisia e Vietnam. Nato con l’obiettivo di essere il punto di riferimento per tutte le donne italiane che desiderano confrontarsi, chiedere consigli o semplicemente incontrarsi in una piazza virtuale, il sito sviluppa negli anni soluzioni innovative di coinvolgimento utenti. Nell’estate 2010 alfemminile.Com lancia l’applicazione per iPhone dedicata alla gravidanza, per offrire consigli e valido supporto alle future mamme durante l’attesa. Nell´autunno 2010 alfemminile.Com implementa il proprio m-site, magazine pocket sempre a portata di mano, con aggiornamenti quotidiano ad hoc dei contenuti e facilità di navigazione, per una fruizione on-the-go. Nell’ottobre 2011 viene rilasciata l’applicazione gratuita per iPhone e device Android dedicata al mondo culinario, mentre l’anno successivo prende vita alfemminile.Tv, il primo canale video con contenuti tematici prodotti internamente dal team di alfemminile.Com e in collaborazione con realtà importanti nel panorama video. Sempre nel 2012 nasce Womenology.it, il primo laboratorio di approfondimento di tematiche sociali, di costume, economiche e d’attualità, interamente dedicato al mondo femminile, pensato per condividere con investitori, comunicatori e stampa il know-how del Gruppo aufeminin. Il team italiano di alfemminile.Com, con sede a Milano, dal 2010 è guidato da Simona Zanette, Country Manager e Amministratore Delegato di alfemminile.Com. Nel febbraio 2012, Simona Zanette assume la carica di Presidente di Iab Italia, l’associazione internazionale dedicata allo sviluppo della comunicazione pubblicitaria interattiva