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Latte “versato”. Un confronto europeo

Allevamenti, Italia solo settima, dopo Romania, Polonia, etc. Il Veneto è terzo nella produzione di latte, ma perde il 43% delle aziende in dieci anni. On line il Rapporto “Itinerari nel lattiero-caseario” di Veneto Agricoltura dedicato al progetto “Le vacche da latte – un confronto europeo”.

L’Italia è al settimo posto nell’UE, con 62.800 allevamenti di vacche da latte nel 2007 (pari al 3%). In testa, per chi non lo sapesse, Romania e Polonia, nelle quali si concentra il 70% degli allevamenti, seguite da Lituania e Bulgaria; solo dal quinto posto in poi si scorgono le potenze della vecchia Europa: Germania, Francia e appunto l’Italia. Da noi oltre il 50% degli allevamenti di vacche da latte è concentrato in quattro regioni: Trentino Alto Adige (moltissimi piccoli allevamenti, quasi tutti in Alto Adige….), Lombardia, Piemonte, Campania. Il Veneto, con 6.400 allevamenti (pari al 10%), si trova in quinta posizione. Il progetto di ricerca “Le vacche da latte – un confronto europeo”, è stato condotto dagli esperti di Veneto Agricoltura con l’obiettivo di confrontare il comparto degli allevamenti da latte tra i paesi comunitari, le regioni italiane e il Veneto.

Studiare le dinamiche europee del latte riserva anche qualche sorpresa (dati EUROSTAT). Ad esempio nel periodo 2000-2007 gli Stati più rilevanti dell’UE hanno registrato una continua variazione negativa degli allevamenti; l’Italia però fa eccezione, essendo l’unico Paese che ha mostrato una ripresa del 3% nel biennio 2005-2007, ma con una perdita finale del 24% rispetto al 2000, in linea con quella comunitaria.

In questo trend negativo, il Veneto presenta uno dei dati peggiori, in quanto nel periodo 2000-2005 si è registrata la perdita di oltre la metà degli allevamenti; solo tra il 2005-2007, sulla scia dell’andamento nazionale, c’è stato un piccolo recupero che ha portato il numero finale al 57% rispetto al 2000.

Per quanto riguarda il numero di vacche da latte nel 2007, nell’UE il 60% è distribuito in cinque Stati: l’Italia, con 1.900.000 capi (pari all’8%), viene dopo Germania, Francia, Polonia e Regno Unito, seguita dalla Romania, il primo Stato per numero di allevamenti, come detto. Il Veneto, con 154.100 capi, detiene una quota dell’8% del totale nazionale, anch’esso quinto dopo Lombardia, Emilia Romagna e Campania (che hanno il 50% delle vacche italiane), e Piemonte.

Un dato interessante è quello sulla variazione della consistenza media degli allevamenti nell’UE nel periodo 2000-2007, ovvero il rapporto tra il numero di vacche da latte e allevamenti: qui Veneto (+31%) e Italia (+30%) fanno meglio della media UE (+21%) e, ancor più rilevante, dei principali Paesi produttori di latte, cioè la Germania (+29%), i Paesi Bassi (+27%) etc., fino al Regno Unito, che ha addirittura diminuito la propria consistenza del 5% rispetto al 2000.

Per quanto riguarda la produzione di latte nel 2008, l’Italia si posiziona di nuovo al quinto posto della scala europea; su base nazionale il Veneto, con circa 1.040.000 t., sale al terzo, dopo Lombardia ed Emilia Romagna.

Il Rapporto completo è pubblicato sul sito www.venetoagricoltura.org ed è reperibile seguendo il percorso: >> osservatorio economico >> servizi informativi.

Veneto agricoltura
Il C.Ufficio Stampa
Mimmo Vita