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La nocciola tonda romana presto fra le Dop

Giovedi' mattina, alla 11,30, presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Viterbo, si svolgera' la 'riunione di pubblico accertamento', l'ultimo atto dell'istruttoria per il riconoscimento della 'Nocciola Romana' Dop.
Dopo quindici anni d'attesa, le nocciole dei Cimini sono ad un passo dalla denominazione di origine protetta (Dop).
L'incontro, convocato dal ministero per le Politiche agricole e forestali, sara' una sorta di giudizio popolare nel corso del quale potranno essere presentate opposizioni o osservazioni alla concessione marchio alle nocciole prodotte nei territori dei monti Cimini, in provincia di Viterbo, e dei monti Sabatini, in provincia di Roma.
La richiesta di concessione della Dop relativa alle nocciole della Tuscia e' stata presetata dall'Associazione produttori nocciole della provincia di Viterbo (Apronvit), in collaborazione con la Camera di Commercio che ha istituito un centro studi sull'economia del nocciolo), l'Universita' della Tuscia, la Comunita' Montana dei Cimini, Coldiretti, Cia, e Unione Agricoltori.
Superata la riunione di pubblico accertamento, la pratica della Dop, con i pareri favorevoli del ministero per le Politiche agricole e forestali e della Regione Lazio, sara' inviata al competente ufficio dell'Unione Europea per l'approvazione finale.
Nell'area di Cimini vengono raccolti ogni anno circa 370.000 quintali di nocciole, pari al 32% dell'intera produzione nazionale.

Fonte: Ansa