La Cantina Valdadige vi invita all’assaggio del Vino Novello
Festa in Cantina Valdadige, a Rivalta di Trentino Trentino (Verona), per il “deboclage” del Novello.
Domenica, 6 Novembre dalle 11 alle 16, il pubblico potrà degustare gratuitamente la primizia della vendemmia 2005 accompagnata dal frutto di stagione, la castagna.
Un’occasione per visitare il Welcome Point, l’accogliente sala dotata di cucina in grado di ospitare gruppi per degustazioni, feste, incontri, intrattenimenti; la vineria-wine bar e il Museo della cultura materiale della Valdadige, che riunisce attrezzi e strumenti della vinificazione donati, in gran parte, dagli stessi Soci della Cantina.
In caso di maltempo la festa si terrà all’interno di queste strutture.
Vino e castagne, cotte nel gazebo posto davanti alla Cantina: profumi e sapori di montagna amalgamati con l’intenso fruttato del Novello ottenuto da uve Teroldego e Schiava. Agli occhi esibisce un elegante coore rosso rubino con riflessi violacei; al naso aromi di frutta rossa (ciliegia, lampone); in bocca uun gusto fresco e sapido, una percezione sferica di piacevole morbidezza. Ornamento e garanzia del prodotto è il marchio della Cantina Valdadige che raccoglie le produzioni dell’alta Valle Atesina, posta tra il panorama mediterraneo del lago di Garda e i contrafforti subalpini del Trentino.
Ottenuto dalla vendemmia dei grappoli interi delle uve Teroldego con integrazione della Schiava, che alleggerisce il colore intenso del primo ed esalta un bouquet più variamente armonico, il Novello trattiene il potere enzimatico e biologico contenuto negli acini e lascia andare, con la macerazione carbonica, il sapore aspro dei vini giovani, smussando così punte acide o tanniche.
Il Novello di quest’ anno è davvero interessante, grazie all’andamento climatico e alle caratteristiche dei vitigni.
Il Novello è un vino che può accompagnare un pranzo intero. Si abbina facilmente e si presta per insaporire menù completi, dall’antipasto al dessert. Si serve fresco di cantina, alla temperatura di 11-14 gradi, in finissimi bicchieri di cristallo a calice o a tulipano. Le bottiglie si conservano in piedi, in locali freschi, poco luminosi e va consumato preferibilmente entro primavera.
Alfredo Zavanone