Kriti/Κρήτη
Grecia – L’olio extravergine di oliva «Kriti/Κρήτη» Igp è ottenuto almeno per il 90 % da olive delle varietà Koroneiki o Tsounati, o da una combinazione delle due, mentre un massimo del 10 % può comprendere altre varietà, la principale delle quali è la varietà Throumba.
La coltivazione e la spremitura delle olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva «Κρήτη / Kriti»
devono aver luogo all’interno della zona geografica delimitata.
L’olio extravergine di oliva «Κρήτη / Kriti» Igp sarà conservato in serbatoi per rinfuse in fase di standardizzazione prima
del confezionamento, e sarà confezionato esclusivamente all’interno della zona delimitata al fine di preservare le
caratteristiche alle quali il prodotto deve la sua reputazione, e che potrebbero essere compromesse dalla luce,
dall’ossigeno e dalle temperature elevate. L’effetto di tali fattori potrebbe provocare l’ossidazione dell’olio d’oliva. I
processi di decantazione e trasporto aumentano le probabilità che l’olio d’oliva sia esposto all’ossigeno, e allo stesso
tempo comportano il rischio che l’uso di pompe permetta all’aria di penetrare nell’olio. L’olio può anche deteriorarsi
in termini qualitativi durante la decantazione, assorbendo gli odori provenienti dall’ambiente circostante. Il fatto che
Creta sia un’isola e che i prodotti siano trasportati via mare prolunga i tempi di trasporto, e di conseguenza aumenta
il rischio che la qualità dell’olio d’oliva sia compromessa. Un ulteriore deterioramento può verificarsi per effetto di
temperature elevate durante il trasporto.
Il prodotto proposto sarà elaborato esclusivamente nella regione di Creta, che comprende le unità regionali di
Chania, Rethymnon, Heraklion e Lasithi e tutti i relativi comuni e comunità locali.
La domanda di registrazione del nome «Κρήτη / Kriti» Igp si basa sulle caratteristiche qualitative del prodotto, che sono
legate all’ambiente geografico, al fattore umano e alla reputazione del prodotto.
Le caratteristiche organolettiche e chimiche dell’olio extravergine di oliva «Κρήτη / Kriti» Igp sono la bassa acidità, i bassi
coefficienti di estinzione, il basso indice di perossidi, l’aroma e il gusto ricchi e fruttati e il colore verde limpido e
brillante.
Il legame tra il «Κρήτη / Kriti» e l’ambiente si basa sulle condizioni geografiche, pedologiche e climatiche e sui fattori
storico-sociali presenti nella zona delimitata, che incidono sulle caratteristiche fisico-chimiche e organolettiche
dell’olio d’oliva «Κρήτη / Kriti».
La posizione geografica di Creta, il suo clima e il tipo e la qualità del suolo sono i fattori principali che hanno favorito
lo sviluppo della coltivazione dell’olivo sull’isola. I suoli sono ricchi di carbonato di calcio, proveniente
principalmente da rocce calcaree, per cui il pH è leggermente alcalino (7-8), ad eccezione dei suoli rossi, in cui è
compreso tra 6 e 6,5. Il tenore di materia organica varia da meno dell’1 % a un massimo dell’1,5 %. I suoli sono
prevalentemente di natura limosa o limo-sabbiosa.
Creta ha un clima mediterraneo marittimo con inverni miti ed estati brevi, calde e secche. La temperatura oscilla di
solito dal picco dei mesi di luglio e agosto ai minimi di gennaio e febbraio. Le temperature medie invernali sono di
12-13 o C, mentre in estate si aggirano tra i 25 e i 27 o C. La bassa umidità relativa varia tra il 50 % e il 73 %.
Nell’intera isola le precipitazioni rimangono scarse per un lungo periodo che dura cinque o sei mesi. Il 90 % delle
piogge cade tra ottobre e aprile.
A Creta si registrano da 2 500 a 3 000 o più ore di soleggiamento; la media giornaliera va da sette ore a otto ore e
mezzo. Il periodo di soleggiamento è concentrato tra giugno, luglio e agosto.
Condizioni climatiche come quelle di Creta contribuiscono alla presenza di costituenti aromatici nell’olio extravergine di oliva «Κρήτη / Kriti». In particolare l’intenso soleggiamento e i terreni calcarei contribuiscono
all’aroma fruttato dell’olio d’oliva «Κρήτη / Kriti».
La varietà principale coltivata nella zona delimitata è l’oliva Koroneiki. Si tratta di una varietà che tende a produrre
olio d’oliva di eccezionale qualità con elevata stabilità ossidativa, come dimostrano i bassi valori di ossidazione
(coefficienti di estinzione, indice di perossidi).
Oltre alle condizioni prevalenti nella zona delimitata, anche il fattore umano contribuisce in maniera decisiva a
determinare le caratteristiche qualitative del prodotto. Le conoscenze e l’esperienza dei produttori si basano sul
metodo di coltivazione tradizionale, che è stato tramandato di generazione in generazione. In particolare i
produttori utilizzano tecniche di coltivazione razionali e applicano metodi di gestione integrata e di protezione
fitosanitaria, come l’irrorazione di esche per combattere la mosca dell’olivo. Inoltre per la raccolta delle olive si
utilizzano soprattutto abbacchiatori manuali. Non si impiegano abbacchiatori a vibrazione, in quanto la varietà
Koroneiki produce una grande quantità di olive di piccole dimensioni che difficilmente si staccano dall’albero con le
vibrazioni. Anche il terreno in pendenza che caratterizza gran parte della zona delimitata e l’elevato costo delle
attrezzature rendono impossibile ricorrere agli abbacchiatori a vibrazione per la raccolta delle olive. L’esperienza dei
produttori fa sì che la raccolta delle olive avvenga al momento opportuno, quando il colore dei frutti passa dal gialloverdolino al nero-violaceo. In questa fase le olive presentano il tenore di olio d’oliva più elevato, mentre nell’olio
d’oliva prodotto si riscontra un’alta percentuale di costituenti aromatici che contribuisce all’aroma fruttato del
prodotto. Le olive sono trasportate in sacchi di iuta o in casse appositamente progettate e sono sottoposte a
molitura immediatamente, entro 48 ore dalla raccolta.
La tecnica di coltivazione razionale, l’efficace protezione fitosanitaria con metodi rispettosi dell’ambiente e la raccolta
semimanuale consentono di produrre olive sane. Unitamente al trasporto tempestivo, in condizioni adeguate, delle
olive verso il frantoio e all’immediata molitura entro 48 ore dalla raccolta, le tecniche illustrate contribuiscono alla
produzione di olio d’oliva di qualità con bassa acidità, bassi coefficienti di estinzione, un basso indice di perossidi e
un’alta percentuale di costituenti aromatici, che conferiscono all’olio il suo aroma fruttato.
Le conoscenze e l’esperienza dei produttori cretesi, tramandate da una generazione all’altra, riguardano ogni fase
della produzione, dalla coltivazione allo stoccaggio, in modo da evitare l’industrializzazione del prodotto e
garantirne la qualità.
Il costante impegno dei produttori per il miglioramento del prodotto è testimoniato anche dall’attività della Scuola di
agricoltura di Messara, la cui istituzione risale al 1920. Da decenni la Scuola impartisce agli olivicoltori cretesi una
formazione agricola, e prosegue in quest’opera.
A livello nazionale ogni anno a Creta si tiene il tradizionale concorso pancretese dell’olio d’oliva, che nell’isola è
diventato un’istituzione; richiama tutte i portatori di interessi del settore, sia da Creta che da altre località, e vi
partecipa un gran numero di produttori con un’ampia gamma di oli d’oliva. La giuria del concorso è composta da
assaggiatori qualificati provenienti da tutte e quattro le prefetture di Creta e dall’estero. Nel quadro del concorso
l’olio extravergine di oliva «Κρήτη / Kriti» svolge la funzione di ambasciatore della produzione e delle esportazioni di
olive dell’isola.
La Regione di Creta opera costantemente per istruire e formare i produttori di olio d’oliva, e pubblica opuscoli
informativi intitolati Ο Δεκάλογος της Ποιότητας του Εξαιρετικού Παρθένου Ελαιόλαδου «Κρήτη/ Kriti» [Decalogo
della qualità dell’olio extra vergine di oliva «Κρήτη / Kriti»] e Οδηγός για την παραγωγή εξαιρετικού παρθένου
ελαιολάδου «Κρήτη/Kriti» [Guida per la produzione dell’olio extra vergine di oliva «Κρήτη / Kriti»]. La Regione di
Creta ha partecipato inoltre alle procedure per la garanzia della qualità dell’olio extravergine di oliva «Κρήτη / Kriti»,
anche sulla scia delle condizioni meteorologiche avverse causate dai cambiamenti climatici. Per questo motivo,
nell’ambito delle celebrazioni della Giornata mondiale dell’oliva, la Regione ha organizzato eventi serali a Heraklion
e a Chania sull’importanza della qualità dell’olio extravergine di oliva «Κρήτη / Kriti». Tra gli oratori figuravano
rappresentanti del mondo accademico e della comunità imprenditoriale, e alla fine della serata si è svolta una
degustazione.
Si tengono inoltre varie attività formative destinate agli olivicoltori, ai trasformatori e ai confezionatori di olio
d’oliva, al fine di istruirli e migliorare costantemente la qualità dell’olio d’oliva «Κρήτη / Kriti». In particolare la
Regione di Creta sta collaborando con l’Università ellenica mediterranea e l’Agenzia ellenica per l’agricoltura
Dimitra (ELGO-Dimitra) in un’azione denominata “Attuazione di azioni specializzate per la protezione, la
presentazione e la promozione dell’olio extravergine di oliva «Κρήτη / Kriti». Inoltre nell’ambito dell’istruzione
continua dei produttori sul miglioramento della qualità dell’olio extravergine di oliva «Κρήτη / Kriti», il laboratorio
organolettico ACR di Creta, in collaborazione con la cooperativa agricola Agios Vasilios, ha organizzato una
giornata di formazione nel villaggio di Melampes nella prefettura di Rethymnon.
L’olio extravergine di oliva cretese è noto e assai apprezzato per la qualità e il sapore sia in Grecia che all’estero. In
particolare la sua reputazione iniziò ad assumere una dimensione globale con il «Seven Countries Study» (Ancel
Keys, 1980), avviato alla fine degli anni Cinquanta, da cui è emerso che la popolazione di Creta vantava la più bassa
mortalità da cardiopatie coronariche, circostanza attribuita tra l’altro al regolare consumo di grandi quantità di olio
d’oliva da parte dei cretesi. Il «Lyon Heart Study» condotto da Serge Renaud (1988) è giunto alla stessa conclusione,
attribuendo risultati eccellenti al modello alimentare cretese.
Il costante impegno dei produttori per garantire le caratteristiche qualitative dell’olio extravergine di oliva «Κρήτη /
Kriti» è stato riconosciuto con il conferimento di premi nell’ambito di concorsi internazionali. Ad esempio:
— medaglia d’argento e di bronzo (2017) alla London International Olive Oil Competition (London IOOC) nella
categoria olio extravergine di oliva;
— medaglia d’argento (2019) all’EVO International Olive Oil Contest (EVO IOOC) nella categoria olio extravergine
di oliva biologico;
— medaglia d’oro (2019) al concorso internazionale Terraolivo nella categoria olio extravergine di oliva biologico;
— medaglia d’oro (2023) al concorso internazionale Berlin Global Olive Oil Awards come olio d’oliva selezionato a
livello mondiale;
— medaglia d’oro (2023) alla United States International Olive Oil Competition (USIOOC) di Miami nella categoria
olio extravergine di oliva;
— medaglia d’oro (2023) alla Anatolian International Olive Oil Competition (Anatolian IOOC) nella categoria olio
extravergine di oliva monovarietale.
Si noti che Creta è l’unica regione europea per la quale è stato istituito un premio speciale («Best of Crete») nell’ambito
del concorso Terraolivo, che si svolge in Israele ed è uno dei più importanti concorsi mondiali nel settore dell’olio
d’oliva.
Inoltre la lusinghiera reputazione dell’olio d’oliva «Κρήτη / Kriti» è chiaramente testimoniata da numerose
pubblicazioni specialistiche. In particolare l’olio d’oliva «Κρήτη / Kriti» figura nelle ricette, nei menu dei ristoranti e
sui siti web di alberghi e ristoranti, che indicano nell’olio extravergine di oliva «Κρήτη / Kriti» un ingrediente
fondamentale. Inoltre in un sito promozionale dell’olio d’oliva greco redatto in lingua straniera (Greek Liquid Gold)
l’amministratore del sito esorta i turisti a recarsi a Creta anche al di fuori dei mesi estivi, a visitare i frantoi e a
partecipare alle degustazioni; sulle confezioni dell’olio d’oliva figura il nome «Κρήτη / Kriti».
Il prodotto è stato utilizzato in varie occasioni anche da noti chef e pasticceri, come il presidente del club degli chef di
Creta. Vale inoltre la pena di ricordare che nel corso di un evento serale denominato «L’olio extra vergine di oliva
Κρήτη / Kriti: l’oro verde della nostra isola!», un noto chef cretese ha illustrato l’uso del «Κρήτη / Kriti» nella
gastronomia professionale.
La reputazione del prodotto è testimoniata anche da una pubblicazione bilingue (in greco e in inglese) intitolata
ΚΡΗΤΙΚΗ ΔΙΑΤΡΟΦΗ – Η κουζίνα της αυθεντικότητας και των αρωμάτων της φύσης, βασισμένη σε αγνά ντόπια υλικά
και στο εξαιρετικό παρθένο ελαιόλαδο «Κρήτη / Kriti» [La dieta cretese: una cucina autentica di aromi naturali basata su
ingredienti locali genuini e sull’olio extra vergine di oliva «Κρήτη / Kriti»], reperibile in tutte le località turistiche
dell’isola, che illustra il nesso tra la cucina cretese e l’olio extra vergine di oliva «Κρήτη / Kriti»; la pubblicazione
contiene tra l’altro informazioni sull’olivicoltura e ricette di piatti cretesi.
L’adozione del marchio «Cucina cretese» da parte del partenariato agroalimentare della Regione di Creta costituisce
un’ulteriore prova del prestigio dell’olio extravergine di oliva «Κρήτη / Kriti». Il marchio è conferito ai ristoranti
dell’isola che servono piatti della cucina cretese e utilizzano esclusivamente prodotti di Creta.
Il prodotto, da tempo associato all’isola di Creta, è indissolubilmente legato alla vita e alle tradizioni degli abitanti
dell’isola; occupa un posto speciale nel suo folklore, oltre che nelle consuetudini e tradizioni locali. Vi sono
riferimenti all’olio d’oliva nei detti locali, nelle tradizioni religiose dell’isola, nei proverbi e nelle tradizionali
mantinádes cretesi, canzoni popolari costituite da distici rimati di quindici sillabe in dialetto cretese.
Infine da molteplici riferimenti contenuti nelle opere relative alla storia e al folclore dell’isola, risulta evidente che
l’olivicoltura è da secoli uno stile di vita per gli abitanti dell’isola. A Creta, vicino al villaggio di Kavousi, si trova uno
degli olivi più antichi al mondo la cui età, secondo le stime, sarebbe di 3 250 anni. Nelle vicinanze è stata inoltre
scoperta una pressa per olio risalente a oltre 2 500 anni fa. A Creta sono state registrate centinaia di olivi
monumentali di grande bellezza naturale e valore storico, in particolare l’olivo di Vouves nella regione di Chania,
noto come olivo olimpico, e l’olivo di Gortina. In uno scavo archeologico effettuato da Y. ed E. Sakellarakis nella
zona di Fourni, presso Archanes a Creta (cfr. Ο πολιτισμός της ελιάς, Το Ελαιόλαδο [La civiltà dell’olivo: l’olio d’oliva]
di Ν. Psilakis, M. Psilaki e I. Kastanas, 2003) sono stati inoltre rinvenuti noccioli di olive carbonizzati. Il legame dei
cretesi con l’olivicoltura e la produzione di olio d’oliva è corroborato dall’opinione dello studioso francese Paul
Faure (ibidem) che indica negli abitanti della Creta neolitica la prima popolazione che abbia coltivato l’olivo. Egli
ricorda pure (ibidem) che «l’albero dell’olivo assicurò a Creta il predominio economico sulla regione egea del
Mediterraneo».
Riferimento alla pubblicazione del disciplinare
https://www.minagric.gr/images/stories/docs/agrotis/POP-PGE/2020/prodiagrafes_kriti091224.pdf