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Interessante Seminario all’Università di Parma sulla sicurezza alimentare

L’industria alimentare in questi anni si è notevolmente incrementata, facendo progressi e vi sono Aziende floride anche solo per saper bene interpretare una ricetta tipica! Un esempio per tutti può essere il “Pesto alla genovese”, una salsa “cruda” che, commercializzata fresca, si conserva però solo per qualche giorno.
Alcune aziende la producono e la confezionano in barattoli sterilizzati, modificandone così lo stato “crudo” originario; per essere conservata più a lungo, occorrono additivi che però ne alterano il sapore. Insomma non è così facile operare nell’industria delle trasformazioni alimentari ed inoltre, sempre in agguato vi è il pericolo dei batteri patogeni, a volte micidiali nella loro tossicità.
Così normative di legge sia a livello comunitario, sia nei vari ambiti nazionali, si susseguono per tutelare la salute delle persone e fior di industrie operano in ambito scientifico per monitorare costantemente che le produzioni alimentari non vengano inquinate da questi pericolosi contaminanti.
Quali sono i batteri patogeni più rischiosi per la salute umana? La salmonella e la listeria, ma altri numerosi che viene difficile elencare, anche perché ci si addentra in un campo talmente specialistico, ostico ai profani.
Da alcuni anni l’Università di Parma collabora con l’Istituto francese “Biomérieux Industry” (Weblink: www.biomerieux.com), che ha una sede anche a Roma, in Via Fiume Bianco, 56.
A cadenza biennale, ed il 6 maggio 2009 è stato il terzo Seminario, si tengono incontri di livello altamente scientifico per fare il punto della situazione in materia.
Tema di questa giornata di lavori è stata “l’innovazione in microbiologia al servizio della sicurezza alimentare”.
Le tre sessioni sono state dedicate alla sicurezza alimentare e la regolamentazione europea, le tossinfezioni alimentari emergenti e le nuove tecnologie in microbiologia per la sicurezza alimentare.
Docenti universitari, Ricercatori, Esperti italiani e stranieri si sono alternati nel corso della giornata e sono stati documentati i progressi che la tecnologia sta facendo per facilitare l’individuazione dei rischi.
Si pensi al rischio di trasmissione di “salmonella” negli allevamenti avicoli, oppure al pericolo “listeria” che incombe sia nella preparazione degli alimenti (formaggi, verdure fresche di IV gamma ecc.), sia negli stessi ambienti di lavoro, che vanno perfettamente igienizzati poiché la listeria si sviluppa velocemente formando un bio-film invisibile che può contaminare gli alimenti da trasformare per essere immessi in commercio.
Vero è che numerosi controlli vengono effettuati direttamente dalle Aziende produttrici, con l’aiuto di Istituti scientifici ad alta specializzazione come la Biomérieux, e dalle apposite istituzioni presenti sul territorio quali Servizi di Igiene Pubblica, Repressioni frodi, Nas ecc., ma è altrettanto vero che la tutela della salute ben merita queste attenzioni.
Al Seminario è stata numerosa la presenza di addetti del settore e Parma, in questo senso, ha grandi industrie alimentari, e di studenti universitari che si occupano di biotecnologie, che comunque rappresentano il domani scientifico e che necessariamente devono essere aggiornati per poter conoscere e contrastare questi innumerevoli e invisibili batteri che minacciano la salute.

Danila Orsi Tibaldeschi