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Influenza aviaria, si mobilitano i governi dell’Unione europea

Il governo tedesco scende in campo contro l'nfluenza aviaria.
Il cancelliere Angela Merkel si è recata sull'isola di Rügen, nel mar Baltico dove 59 uccelli sono stati uccisi dal virus H5N1.
Il timore che la malattia possa estendersi agli animali d'allevamento o al resto del Paese ha costretto le autorità tedesche a reagire.
Esperti del reparto anti-nucleare, biologico e chimico dell'esercito sono arrivati sul posto per allestire un centro di decontaminazione.
È cominciato anche l'abbattimento delle specie animali più a rischio.

Lunedì 20 febbraio si riuniscono a Bruxelles i ministri dell'agricoltura dei venticinque per esaminare possibili misure in favore degli allevatori di pollame, colpiti dal calo del consumo di carni bianche.
In Italia, dove il numero di volatili selvatici uccisi dall'H5N1 è salito a sedici, la diminuzione è la più elevata in Europa, il 70% circa.
Il virus ha infettato in tutto il mondo, e principalmente nel sudest asiatico, 171 persone. 93 di queste sono morte. Mentre i volatili morti o abbattuti sono 200 milioni.
Non è dovuto all'influenza aviaria invece il decesso di un allevatore indiano, che aveva fatto temere l'apparizione del primo caso sull'uomo di H5N1 nel Paese asiatico.
La Francia è da sabato 18 febbraio il sesto Paese dell'Unione europea ad essere colpito dalla forma più virulenta dell'influenza aviaria. L'area circostante Joyeux, il paesino a quaranta chilometri da Lione dove è stato trovato l'uccello morto, è stata dichiarata off-limits ed è stato deciso il confinamento del pollame nelle numerose aziende avicole della zona.

Fonte: Euronews