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Individuato un sesto sapore: il grasso

Scienziati australiani hanno individuato un sesto sapore, quello del grasso, in una scoperta che apre la strada alla produzione di alimenti anti-obesita' che 'ingannano' l'organismo, dando la sensazione di aver soddisfatto la voglia di cibo grasso. Era noto finora che gli esseri umani distinguono cinque sapori fondamentali: dolce, salato, aspro, amaro e umami, cioe' il gusto dei cibi ricchi in proteine. Usando una serie di esperimenti di assaggio di sapori, i ricercatori dell'universita' Deakin di Melbourne hanno concluso che gli esseri umani identificano il sapore del grasso dalla sua composizione chimica, non dalla sua consistenza. Tutte le persone coinvolte nella ricerca, con diversi gradi di sensibilita' al gusto del grasso, lo potevano individuare quando questo veniva aggiunto a cibi magri, il che indica che il suo gusto e' distinto e caratteristico. E' emerso che coloro che hanno un'alta sensibilita' al gusto del grasso tendono a mangiarne di meno e di avere indici minori di massa corporea, spiega il prof. Russell Keast che ha guidato la ricerca. Le persone diventano meno sensibili al grasso quando ne mangiano molto. ''Riteniamo che se si mantiene una dieta grassa, ci si adatta e quel livello e si perde la sensibilita'. Pensiamo si tratti di un disattamento, legato al moderno ambiente ad alto contenuto di grassi'', ha detto in un' intervista radio. Limitarsi a cibi magri puo' non avere effetto, perche' l' organismo si convince che non riceve cio' di cui necessita e la persona ritorna alla dieta grassa, ha aggiunto. La scoperta potra' condurre allo sviluppo di cibi a basso contenuto di grassi, ma con una composizione chimica che dia il gusto desiderato, in modo che la persona non li voglia abbandonare.

Ansanews