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Il progetto Cina: gli orizzonti a levante del caffè

Il mercato del caffè verso l’estero costituisce un’opportunità per l’intera filiera di produzione. Essendo riconosciuto internazionalmente come un simbolo dell’Occidente, esso esercita il suo fascino sulle economie emergenti arrivando a incarnare uno status symbol per il crescente ceto medio-alto di alcuni paesi. Ne hanno parlato Enrico Toti e Laura Formichella di Nctm Studio Legale, durante Espresso Italiano verso nuove conquiste, sotto il segno della qualità, il workshop organizzato dall’Istituto Nazionale Espresso Italiano e dall’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè.

In questo paese la pianta del caffè esiste sin dal 1887, ma la produzione effettiva è iniziata negli anni Sessanta con la coltivazione di 4.000 ettari di Arabica nello Yunnan. Con il supporto dell’UNDP e di aziende come la Nestlé, la crescita della produzione è aumentata nei decenni successivi. I dati confermano queste tendenze positive: negli ultimi quindici anni il consumo di caffè è cresciuto del 12% su base annua, mentre l’importazione dall’estero di caffè tostato è aumentata – sempre su base annua – del 17%.

Tali cifre sono altresì significative se si tiene conto della fortissima tendenza culturale al consumo di tè, che tengono il consumo pro-capite di caffè piuttosto basso rispetto ad alcuni paesi europei. La portata demografica dei consumatori cinesi fa sì che il relativo fatturato sia comunque rilevante e dunque degno di nota: 992 milioni di dollari nel 2011, ovvero il 20% in più rispetto all’anno precedente è un volume che può rendere l’idea del potenziale a cui si fa riferimento.

Ci si propone, dunque, di realizzare un incontro dedicato al tema che si sviluppi mediante interventi di esperti che forniscano attente e puntuali informazioni, dati, proiezioni, al fine di rendere concreto l’accesso al mercato cinese da parte di questo settore di fondamentale strategia della nostra economia. L’intervento della Aprile Spa sarà poi focalizzato sulla logistica e mantenimento della qualità, le nuove frontiere del trasporto. Gli interventi copriranno un ventaglio di aspetti di vasta portata: la produzione, la formazione, la tutela del marchio, la logistica, la degustazione e tutto ciò che ruota attorno alla produzione e al consumo del caffè.
Nell’incontro si terrà conto non della Cina in senso generico, ma di tutte “le Cine”, con ampio spazio dedicato a sottolinearne le caratteristiche peculiari, attingendo da un bagaglio esperienziale ventennale di cui il team di cui faccio parte è provvisto.