Notizie

Il “Pinot” e lo “Syrah” uniti da legami genetici

Concluso lo studio dell’Istituto Agrario finanziato da alcune aziende vitivinicole locali che ha approfondito i legami genetici delle principali varietà di vite autoctone del Trentino
Scoperta una parentela tra Pinot e Syrah, due grandi varietà della viticoltura internazionale
Il legame è stato dimostrato con l’analisi dei vitigni autoctoni trentini che ha scientificamente confermato, tra l’altro, come Teroldego, Marzemino e Lagrein sono peculiari di questo territorio

Heredity, prestigiosa rivista del gruppo Nature, ha appena pubblicato i risultati di un’analisi genetica condotta dall’Istituto Agrario che ha rivelato un’insospettata parentela fra due varietà ampiamente coltivate, il Pinot della Borgogna e lo Syrah della Valle del Rodano.
Attraverso numerosi confronti del DNA e l’applicazione di nuovi metodi di calcolo delle relazioni genealogiche, la ricerca ha evidenziato per la prima volta un legame genetico che, attraverso le Alpi, connette Teroldego, Lagrein e Marzemino alle importanti varietà rosse della Francia Orientale Pinot, Syrah e Dureza. Ma non è tutto. Il confronto dei profili del DNA dei vitigni con una vasta banca dati ha confermato come gli importanti rossi autoctoni del Trentino (Teroldego, Marzemino e Lagrein) sono peculiari di questo territorio, dove probabilmente il Pinot era già coltivato prima del 15° secolo.
Questo è uno dei risultati più importanti emersi da uno studio svolto dall’Istituto Agrario denominato “Approfondimento sui legami genetici delle principali varietà di vite autoctone del Trentino” cofinanziato dalle aziende vitivinicole locali: Cantina d’Isera, Cantina Rotaliana di Mezzolombardo, SAV Vivallis, Cantina Sociale di Avio e dall’Associazione Vino Santo Trentino, mirato ad approfondire appunto, alla luce delle nuove tecnologie di analisi diretta del genotipo, le relazioni di parentela dei principali vitigni autoctoni del Trentino.
Oltre alle relazioni genetiche di Teroldego, Lagrein e Marzemino lo studio ha permesso di ricostruire infatti anche la genealogia di Nosiola, Groppello, Enantio e Negrara trentina.
Il pedigree ricostruito dall’Istituto Agrario con i marcatori del DNA ha rivelato, dunque, l'esistenza di una parentela tra Pinot della Borgogna e Syrah della Valle del Rodano quando invece si è sempre pensato ad un'origine indipendente delle due cultivar. Combinati con gli studi di altri autori che hanno identificato nel Pinot il genitore di molte varietà rinomate, come lo Chardonnay e il Gamay, i risultati di San Michele sottolineano il coinvolgimento del Pinot nella genesi di molte varietà oggi economicamente importanti.
Perché è importante questa scoperta? Le informazioni sulla parentela sono utili per comprendere la storia della diffusione della viticoltura, rivelando nel caso del Trentino, che gli importanti rossi autoctoni del Trentino (Teroldego, Marzemino e Lagrein) sono unici di questo territorio. Tali informazioni aggiungono storia e curiosità al nome e quindi all'immagine di un vitigno e possono essere sfruttate per la promozione, la valorizzazione, il legame col territorio. Alla luce delle nuove conoscenze dell’Istituto Agrario sulla sequenza del genoma della vite, le basi scientifiche.

Comunicato stampa
Silvia Ceschini
Istituto Agrario S.Michele A/a