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Il mercato dei prodotti salutistici botanicals cresce

Entro il 2015 supererà i 70 miliardi di euro

Alla prima giornata di Nuce International e Food-ing International si è parlato del successo degli estratti delle erbe, considerati efficaci e sicuri, del Manifesto per una nutrizione consapevole pensato per contrastare l’alimentazione squilibrata, ormai diventata una disabilità sociale, e delle interessanti applicazioni del rame nell’ambito della salute.

Milano, 25 settembre 2012 – “Il mercato dei prodotti salutistici a base di erbe è in continua ascesa, nonostante la crisi economica, e si stima che a livello mondiale raggiungerà i 93 miliardi di dollari – pari a oltre 70 miliardi di euro – entro il 2015. Il successo dei botanicals è principalmente dovuto alla crescente richiesta del consumatore di rimedi per la salute di tipo naturale e al fatto che le erbe sono da sempre considerate sicure, efficaci e con meno effetti secondari rispetto alle sostanze di sintesi. Tra i principali estratti venduti nel mercato europeo ci sono il ginseng, l’echinacea, il ginkgo, la curcumina e il ginger”.

È quanto ha dichiarato Maria Daglia, del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Pavia, intervenuta oggi a un convegnoche si è svolto nell’ambito di Nuce International, il salone internazionale per l’industria nutraceutica, cosmeceutica, functional foods & drinks e health ingredients, e di Food-ing International, l’esposizione e conferenza dedicata agli ingredienti food & beverage per tutti i settori dell’industria alimentare e delle bevande, in programma fino a giovedì 27 settembre a fieramilanocity, a cui partecipano 220 espositori provenienti da 21 Paesi.

Durante lo stesso convegno sono stati affrontati anche tematiche inerenti gli aspetti normativi e scientifici dei botanicals, con l’intervento di alcune aziende che hanno presentato prodotti antinfiammatori a base di erbe, efficaci per contrastare le infezioni respiratorie.

In un’altra sessione congressuale è intervenuto Aurelio Viglia del Biotech Working Group, AIDIC (Associazione Italiana di Ingegneria Chimica), che ha spiegato le interessanti applicazioni del rame nell’ambito della salute. “Il primo uso medico di rame si trova nel Papiro Smith, uno dei più antichi libri conosciuti – ha spiegato Viglia – Il Papiro è un testo medico egiziano, scritto tra il 2600 e il 2200 a.C., che registra l'utilizzo del rame per sterilizzare le ferite al torace e l'acqua potabile. La prima ricerca moderna sui composti medicinali a base rame è stata condotta dal prof. John R.J. Sorenson dell’Università dell’Arkansas, che nel 1966 dimostrò che i complessi del rame hanno un’efficacia terapeutica nel trattamento di malattie infiammatorie utilizzando dosaggi non tossici per il paziente. Da allora in poi i complessi metallo-organici sono stati impiegati per trattare con successo pazienti affetti da artrite e altre malattie croniche degenerative. Questo lavoro, principalmente basato sulla ricerca su animali, ha aperto un nuovo ampio orizzonte sia nella comprensione sia sui molteplici ruoli posseduti da rame nell’organismo, sia nella pratica dell’uso del rame come supplemento per trattare ferite, e malattie infiammatorie. È stato dimostrato che i complessi del rame, quali il rame aspirinato e il rame triptofanato, incrementano notevolmente il processo di guarigione di ulcere e ferite. Per esempio, i complessi del rame guariscono le ulcere gastriche cinque giorni più velocemente che altri reagenti. Inoltre è stato dimostrato che, mentre alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei, come ibuprofen e acido mefenamico hanno un effetto inibitore sulla guarigione delle ferite, i complessi del rame di queste molecole promuovono una normale guarigione delle ferite svolgendo nel contempo una buona attività antinfiammatoria. Il rame ha, inoltre, proprietà antitumorali – ha proseguito Viglia – Lavori recenti eseguiti su cavie negli Usa hanno mostrato che il trattamento di tumori solidi con dosi non tossiche di vari complessi organici del rame realmente conducevano ad un decremento della crescita del tumore, delle metastasi aumentando così l’aspettativa di vita del paziente. Questi complessi del rame non uccidono le cellule cancerose, ma comportano un loro ritorno a cellule normali.

Numerosi studi hanno attirato l’attenzione sulla relazione fra carenza di rame e malattie cardiache. I lavori di alcuni ricercatori hanno, infatti, mostrato che i complessi del rame possono avere anche un notevole ruolo nel minimizzare i danni all’aorta e al muscolo cardiaco, in particolare quando il sangue ossigenato comincia a circolare nuovamente nelle aree danneggiate da un evento infartuale. Questa azione si basa sull’attività antinfiammatoria di complessi di rame. Questi e altri studi suggeriscono l’impiego del rame come supplemento nelle diete in modo da prevenire e controllare queste malattie e l’aterosclerosi, le malattie coronariche, l’aneurisma aortico e infarti cardiaci. Sulla base dell’abbondanza di dati storici, molti ricercatori hanno anticipato che il rame diventerà sempre più importante nei trattamenti medici del prossimo futuro”.

Un tema di stretta attualità è stato trattato da Franca Castellini di MondoHonline, che ha risposto a una domanda molto significativa: è un'alimentazione sbilanciata una disabilità sociale? “Bisogna offrire una visione nuova per l'integrazione delle esperienze e delle capacità professionali di persone disabili – ha spiegato Franca Castellini – Le persone che vivono ogni giorno in condizioni di difficoltà sono in grado di creare idee e produrre servizi da valorizzare. In quest’ambito molto importanti sono la nutrizione, la salute, e l'apprendimento. L’alimentazione squilibrata sta diventando una disabilità sociale, soprattutto nelle aree metropolitane e ha conseguenze enormi anche in termini di costo sociale. Dal momento che questo è un tema che riguarda anche l’Expo Milano 2015 bisogna far crescere la cultura e la dignità di una corretta alimentazione. Una ‘piattaforma tecnologica’ può aiutare a fornire informazioni, banche dati di progetti di sostenibilità alimentari provenienti da tutto il mondo per offrire servizi alle aree metropolitane e aiutarli a soddisfare i bisogni della loro popolazione in crescita, per realizzare un sistema alimentare più sicuro, per facilitare i collegamenti urbano-rurali, per gestire i rifiuti, per ridurre la perdita di terreni agricoli, preservando nel contempo le risorse e migliorare la sostenibilità ambientale. Noi di MondoHoline, network professionale e internazionale che mira a migliorare prima, e poi progressivamente a cambiare, il nostro stile di vita, aumentando il benessere, abbiamo preparato un Manifesto per la nutrizione consapevole che si basa su questi principi: riconoscere la forza della natura e rispettarne i limiti; rendere le città più ospitali e vivibili; utilizzare risorse rigenerabili, come le rinnovabili; promuovere e migliorare le aree rurali; valorizzare le differenze; accettare e integrare le culture nutrizionali dei popoli; ricercare la qualità; investire nella ricerca e contenere i rifiuti”.

Leonella Gori della Sda Bocconi School of Management, è intervenuta sul delicato tema del cibo che può tramutarsi in “inquinamento alimentare”, e ha portato un esempio sorprendente: “Come tutti sappiamo i bambini del Burkina Faso hanno purtroppo un’aspettativa di vita molto inferiore a quelli dell’Occidente- ha detto – E’ però poco noto che i bambini africani in grado di superare la ‘selezione naturale’ hanno una flora batterica migliore e più varia rispetto, ad esempio, anche agli italiani. Il motivo? Credo che questo dipenda dal fatto che nel Burkina Faso mangiano comunque un cibo più semplice, naturale, mentre nei Paesi occidentali il cibo è spesso talmente raffinato da tramutarsi in veleno, fino a diventare causa di malattie anche gravi. Bisogna quindi riscoprire le dieta mediterranea di una volta, il cibo genuino, naturale e biologico. In futuro, noi diventeremo sempre di più quello che mangeremo”.

Secondo Franco Bray, di Bray Consulting, “La scienza dell'alimentazione moderna e la tecnologia stanno modificando la funzionalità dei nostri cibi. La nutraceutica e la funzionalità degli alimenti sono concetti che si stanno sviluppando in tutto il mondo. Ma nonostante i grandi progressi, nel mondo la malnutrizione e la sovralimentazione sono ancora problemi in crescita. Per questo è importante che le scienze collegate all’alimentazione e le innovazioni tecnologiche applicate agli alimenti diano un sempre maggiore contributo a rendere cibo uno strumento in grado di migliorare la salute delle persone”.

La relazione di Marina Marinovich, del Laboratorio di Tossicologia del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari della Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Milano, si è invece focalizzatasui nanomateriali, con una dimensione inferiore ai 100 nanometri, utilizzati in diversi prodotti che comprendono computer, abbigliamento, cosmetici, dispositivi medicali, food e bio-risanamento ambientale. “Dato che questa è ancora una tecnologia nuova ed emergente bisogna considerare le opportunità, ma vanno esaminate anche le modalità per affrontare i potenziali rischi per la salute prima di un utilizzo diffuso – ha detto Marina Marinovich – Il processo di valutazione dei rischi consiste in diverse fasi identificazione del pericolo: caratterizzazione qualitativa e/o identificazione quantitativa dei biologici, chimici e fisici che possono provocare effetti nocivi per la salute; valutazione dell'esposizione; processo di valutazione qualitativa/quantitativa della probabilità del verificarsi e della gravità delle note o potenziali effetti nocivi per la salute in una determinata popolazione sulla base di identificazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo e valutazione dell'esposizione. Uno dei principali limiti nella valutazione dei rischi dei nanomateriali è la mancanza generale di dati di alta qualità relativi all’esposizione dell'uomo e dell'ambiente. Questo è in parte dovuto alla mancanza di una metodologia per la rilevazione e la caratterizzazione di nanoparticelle in matrici complesse, cioè acqua, suolo o cibo. Poiché non esiste ancora un paradigma generalmente applicabile per la identificazione dei rischi dei nanomateriali, un approccio caso per caso per la valutazione dei rischi è quindi opportuna”.

Reportage della fiera

Gli scatti più interessanti di oggi scaricabili in alta risoluzione

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Domani a Nuce International

Mercoledì 26 Settembre
09.45-13.00 Novel technological ingredients from the nature: a new challenge for the food industrySession organized by Tecnoalimenti Sponsored by Villani
10.00-13.00 "Omics" approaches in nutraceutical science – Session organized by CEC Editore
10.30-10.55 Novastell – Health benefits of phospholipids and omega 3-phospholipids
11.00-11.25 ABS Food – STEVIA NATURA: the natural sweet taste Premium Stevia Quality from Europe
11.30-11.55 Astaxantina SRL – NUTRIXANT®:l’integratore alimentare per l’anti-aging delle membrane cellulari
12.00-12.25 BASF – Lifetime Vitality
12.30-12.25 Creagri Europe – Complesso di polifenoli nell’integrazione alimentare
14.00-15.30 Natural antioxidants: alternative sources and function in food and human health
14.30-17.00 Food supplement: sustainability and nutritional needs
14.30-14.55 ABS Food – BIOVELOP: Betaglucani e Proteine dell’Avena
15.00-15.25 Gelita – Bioactive Collagen Peptides stimulate collagen production from inside; New prospects for joint health, beauty-from-within and bone health.
15.30-15.55 Prodotti Gianni – L’innovazione di Prodotto nell’Industria Alimentare: il Ruolo delle Fibre Vegetali
16.00-17.15 Sodium replacement and reduction: health concerns and technical challenges – Session sponsored by Nu-Tek Salt
16.00-16.30 Dsm Nutritional Products Europe Ltd – Nourish, protect and improve: A century of vitaminnovation & beyond
16.30-17.20 Australia – Investment Opportunities for a growing and stable market in the Asian region

Domani a Food-Ing International

Mercoledì 26 Settembre
09.45-13.00 Novel technological ingredients from the nature: a new challenge for the food industrySession organized by Tecnoalimenti Sponsored by Villani
10.00-13.00 "Omics" approaches in nutraceutical science – Session organized by CEC Editore
10.30-10.55 Novastell – Health benefits of phospholipids and omega 3-phospholipids
11.00-11.25 ABS Food – STEVIA NATURA: the natural sweet taste Premium Stevia Quality from Europe
11.30-11.55 Astaxantina SRL – NUTRIXANT®:l’integratore alimentare per l’anti-aging delle membrane cellulari
12.00-12.25 BASF – Lifetime Vitality
12.30-12.25 Creagri Europe – Complesso di polifenoli nell’integrazione alimentare
14.00-15.30 Natural antioxidants: alternative sources and function in food and human health
14.30-17.00 Food supplement: sustainability and nutritional needs
14.30-14.55 ABS Food – BIOVELOP: Betaglucani e Proteine dell’Avena
15.00-15.25 Gelita – Bioactive Collagen Peptides stimulate collagen production from inside; New prospects for joint health, beauty-from-within and bone health.
15.30-15.55 Prodotti Gianni – L’innovazione di Prodotto nell’Industria Alimentare: il Ruolo delle Fibre Vegetali
16.00-17.15 Sodium replacement and reduction: health concerns and technical challenges – Session sponsored by Nu-Tek Salt
16.00-16.30 Dsm Nutritional Products Europe Ltd – Nourish, protect and improve: A century of vitaminnovation & beyond
16.30-17.20 Australia – Investment Opportunities for a growing and stable market in the Asian region

Ulteriori informazioni sono disponibili su www.nuce.pro e www.food-ing.eu.

Ufficio Stampa:
Davide Grassi
Tel. + 39. 02.66306866
Fax + 39. 02.66305510
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