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Il Brachetto per tre giorni è salito in cattedra

Acqui Terme. "La Via dell'Acqui" è un'iniziativa per far conoscere l'itinerario enoico da percorrere nell'acquese e scoprire così i paesi produttori di Brachetto d'Acqui docg, di Dolcetto d'Acqui e di altri vini di qualità. L'acquese è territorio inserito, a pieno titolo, in quella parte del Sud Piemonte che ha meritato la qualifica di "Terra a cinque stelle". Un suolo dove cultura, storia e tradizioni si fondono con la realtà di un settore agroalimentare tra i più prestigiosi, che annovera tra le sue produzioni numerosi punti di eccellenza tra cui spiccano vini di qualità, ma anche "cose bone" come torrone, formaggette, miele e salumi, funghi e tante altre specialità del settore agroalimentare. Questo concetto è stato sottolineato durante i vari eventi de "La via dell'Acqui", manifestazione organizzata dall'Enoteca regionale che si è svolta dal 22 al 24 di agosto.
Sabato 23 si è rivelata giornata clou degli avvenimenti in calendario per l'organizzazione, nella sala conferenze di palazzo Robellini, di un convegno, moderato dal giornalista Sergio Miravalle, suddiviso in due momenti. Il primo sul tema "Geologia e territori del vino"; il secondo con la consegna del Premio "BeviAcqui International".
Quindi, nel pomeriggio è seguita la visita agli impianti vitivinicoli della Valle Bagnario, in Strevi. Ottimo il coordinamento della giornata da parte di Nadia Biancato.
Utile puntualizzare che "La Via dell'Acqui" faceva parte degli eventi ufficiali dell'Anno internazionale del Pianeta Terra. Una scelta che avvalora in modo sempre maggiore l'iniziativa che ogni anno è dedicata all'informazione professionale degli operatori del settore vitivinicolo e alla valorizzazione dei prodotti e del territorio locale. Da segnalare anche che l'evento aveva il patrocinio dell'Ordine dei geologi del Piemonte e che l'Enoteca Regionale, presieduta da Michela Marenco, ha avviato una collaborazione con il medesimo Ordine per favorire la realizzazione di borse di studio. La qualità dei prodotti è stata senza alcun dubbio il filo conduttore che ha unito le due sezioni della giornata creata per celebrare il Premio "BeviAcqui International". Infatti, la presidente dell'Enoteca regionale, Michela Marenco e l'assessore regionale all'Agricoltura, Mino Taricco, nel consegnare il premio a Marco Bistarelli, presidente della Sezione italiana dei "Jeunnes Restaurateurs d'Europe" hanno evidenziato come l'associazione si distingua per l'appartenenza ad un circuito internazionale di giovani ristoratori che mettono al centro della loro attività la qualità delle materie prime, la valorizzazione dei vini italiani.
Michela Marenco, dopo il saluto alle tante persone presenti a palazzo Robellini, ha ricordato che: "L'Enoteca Acqui Terme e Vino nella sua attività ha sempre lavorato su più livelli per offrire ai produttori vitivinicoli e al territorio opportunità di valorizzazione, promozione e conoscenza. La Via dell'Acqui 2008 è la sintesi di questi obiettivi. La qualità dei nostri vini, la grande cultura che l'Acquese esprime, le potenzialità turistiche che vanno via via divenendo concretezza per le attività economiche e per i luoghi di interesse storico-artistico-culturale che sono il nostro vanto e che hanno un appeal non trascurabile quali la bellezza del paesaggio, sono tutti elementi che direttamente e indirettamente vivono nel programma de La Via dell'Acqui e che vogliono di anno in anno essere protagonisti insieme al Premio BeviAcqui International che giunge alla sua seconda edizione".
Parlando del Premio BeviAcqui International, la presidente Marenco ha sottolineato: "Un Premio che abbiamo voluto di livello internazionale, istituito per comunicare nel mondo le qualità del nostro territorio, riprendendo un nome coniato dalla Pro Loco e ripreso per dargli la massima visibilità perché, ne sono convinta, quanto di buono viene fatto deve essere riconosciuto e valorizzato nel tempo. Il principale fine del Premio è diffondere la cultura del vino. Il Premio fa parte di un modo nuovo di far conoscere e apprezzare il nostro territorio, ma utilizzando strumenti già conosciuti a livello locale, come lo slogan BeviAcqui, un'espressione coniata appositamente anni fa dalla Pro Loco per incentivare la conoscenza dei nostri vini ed il loro consumo, ma non ancora sufficientemente utilizzata e divulgata". La manifestazione è continuata con degustazioni di Brachetto e di Dolcetto d'Acqui, anche domenica 24 agosto, oltre ad un brindisi in occasione del concerto di Little Tony effettuato nella ex caserma Cesare Battisti.
Nella giornata di venerdì 22 agosto, ha ottenuto, inoltre, ottimo riscontro il convegno di aggiornamento legislativo vitivinicolo, alla ex Kaimano, in collaborazione con l'Associazione enologi enotecnici italiani, con relazione tenuta da Angelo Di Giacomo, funzionario dell'Ispettorato repressione frodi. (C.R.)
Convegno su "Geologia e territori del vino"
Acqui Terme. Interessanti si sono rivelate le relazioni del convegno "Geologia e territori del vino" tenute nell'ambito de "La Via dell'Acqui" sabato 23 agosto, a palazzo Robellini con interventi di Luca De Micheli su "La commissione italiana di Pianeta Terra"; di Remo Terranova (Università di Genova) su "Il rapporto tra geologia e vino: il caso della Liguria" e di Vittorino Novello (Università di Torino) su "Viticoltura e territorio".

Fonte: "L'Ancora"
di Acqui Terme