Notizie

Il “Bitto” in mostra da cento anni

"La Mostra del Bitto di Morbegno compie 100 anni. Un traguardo importante, una concreta testimonianza di come la gente di Valtellina abbia sempre guardato, con attenzione, alla storia e alla tradizione. Un evento significativo per l'intera Lombardia e, più in generale, per tutti coloro che sanno apprezzare i prodotti d'eccellenza".

Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale all'Agricoltura, è intervenuta così oggi, al Palazzo della Regione, alla presentazione della centesima edizione della "Mostra del Bitto di Morbegno", in programma dall'11 al 14 ottobre al Polo fieristico. All'incontro era presente, fra gli altri, il presidente della Provincia di Sondrio, Fiorello Provera.

"Se fino ad oggi – ha aggiunto Viviana Beccalossi – nonostante momenti non propriamente favorevoli, le realtà agricole e zootecniche della Valtellina si sono rivelate vitali, riuscendo anche a trovare nuovi margini di sviluppo, il merito è degli operatori del territorio che hanno messo in campo una passione e una dedizione che ho sempre definito eroica".

Come da tradizione dunque, per cinque giorni, Morbegno si trasformerà in una vetrina di eccellenze: dai vini alla bresaola, dai pizzoccheri alle mele per arrivare fino al miele, tutti prodotti che hanno reso celebre la Valtellina nel mondo.

Protagonista assoluto, ovviamente, il Bitto. Un formaggio prodotto esclusivamente con il latte degli alpeggi della provincia di Sondrio e dei Comuni limitrofi dell'Alta Valle Brembana (Averara, Carona, Cusio, Foppolo, Mezzoldo, Piazzatorre, Santa Brigida e Valleve).

L'antica tecnica di lavorazione e il nome Bitto ("Bitu" che significa "perenne") viene fatta risalire ai Celti. Il periodo di produzione è quello della monticazione estiva degli alpeggi, dal 1 giugno al 30 settembre.

Un patrimonio inestimabile: 100 alpeggi, che da moltissimi anni sostengono la zootecnia di montagna, da cui nascono 20.000 forme di Bitto all'anno, grazie al latte di circa 15.000 capi bovini di razza Bruna.

I visitatori della manifestazione verranno coinvolti in assaggi e degustazioni, tutte caratterizzate da aromi unici e da sapori inconfondibili. Potranno vivere esperienze nuove: imparare a mungere mucche e capre, provare a produrre il formaggio, scoprire come nascono lavorazioni tipiche e artigianali.

"Il made in Italy e quindi anche il made in Lombardia – ha concluso la vicepresidente Beccalossi – nel settore alimentare piacciono sempre di più. All'estero 'l'Italia a tavola' è sinonimo incontrastato di qualità e sicurezza. E il Bitto ne è un testimone eccellente. Una ricerca diffusa in questi giorni da Nomisma evidenzia che dal 2001 al 2006, l'export del made in Italy in questo comparto, è cresciuto del 26%, a fronte di un calo generale dell'esportazioni italiane. E a questo proposito una promessa: tra i prodotti lombardi che saranno protagonisti della Cena di Gala, a margine del concerto della Filarmonica della Scala, il 14 ottobre, a New York, organizzato in collaborazione con la Regione Lombardia, ci sarà anche il Bitto, principe incontrastato dei formaggi di montagna".