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I frutteti sotto la lente degli studiosi

Mercoledì 24 agosto, alle ore 9.00, nei frutteti di Maso delle Part, in località Rupe di Mezzolombardo in Trentino, torna la tradizionale giornata di presentazione dell’attività sperimentale condotta dall’Istituto Agrario.
L’Istituto Agrario di San Michele all’Adige è uno dei cinquanta istituti al mondo impegnati nella ricerca di nuove varietà di melo: nel periodo 1999-2004 sono stati eseguiti più di 400 incroci diversi e ottenuti circa 100 mila semi.
L’incontro, che si ripete ormai da più di vent’anni, rappresenta per gli agricoltori un’importante occasione per conoscere ed apprendere sul campo i risultati delle attività di ricerca condotte dai ricercatori di San Michele nel settore frutticolo, in particolare pomologico. I temi della mattinata spazieranno dalle tecniche di coltivazione alla difesa dalle malattie più importanti, dall’architettura degli impianti alla ricerca di nuove varietà di melo.
L’azienda sperimentale di Maso delle Part si occupa da più di 35 anni di ricerca sul melo e da circa cinque anni ha ripreso anche lo studio sul pero. Il maso è suddiviso in tante parcelle dove si confrontano diverse varietà, i cloni, le forme di allevamento, i portinnesti di melo e pero.
Ecco, in sintesi, i campi di attività:
Costituzione di nuove varietà
A livello mondiale sono una cinquantina gli istituti impegnati nella ricerca di nuove varietà di melo.
In riferimento alle attività di miglioramento genetico del melo i ricercatori di San Michele stanno impiegando marcatori molecolari per la selezione dei materiali geneticamente resistenti a diverse patologie quali ticchiolatura ed oidio, ma puntano anche ad altri due obiettivi: alta qualità del frutto (consistenza e croccantezza polpa; contenuto zuccherino ed acidulo; conservabilità e “shelf-life”; forma, colore, pezzatura) ed elevata produttività (celere entrata in produzione, facile allevamento, elevata e costante fruttificazione).
Nel periodo 1999 – 2004 sono stati eseguiti più di 400 incroci diversi e sono stati ottenuti circa 100 mila semi. Attualmente sono a dimora 27 mila semenzali (piante ottenute da seme).
I semenzali originati dagli incroci realizzati nel 1999 e 2000 (n° 6.000), superato il periodo di improduttività giovanile, nella stagione 2005 sono entrati in produzione; sono quindi in corso le prime valutazioni ed è iniziata la selezione del materiale anche per le caratteristiche pomologiche.

Tecniche colturali

Negli ultimi anni sono state realizzate a Maso delle Part diverse prove sperimentali di tecnica colturale su melo, in riferimento alle tematiche concernenti il diradamento chimico e il miglioramento della qualità delle produzioni.

Difesa

Per quanto concerne il settore della difesa l’azienda di Mezzolombardo rappresenta un esempio sempre attuale e fedele di applicazione dei principi base della protezione integrata con un armonico inserimento dei controlli, delle novità che consentono un concreto contenimento dei parassiti delle piante e delle patologie più importanti del melo.

Architettura impianti

L’architettura degli impianti condiziona in maniera rilevante le normali pratiche di gestione del frutteto ed influisce sulla produzione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.
Nell’azienda sperimentale di Mezzolombardo si conducono da molti anni prove sperimentali volte a confrontare diverse forme d’allevamento di melo e da alcuni anni di pero.
Lo studio si estende anche ai portainnesti di melo e pero: la loro scelta è strettamente legata alla specie e alle varietà utilizzate negli impianti e riveste una grande importanza vista la variabilità di clima, terreno e altitudine della nostra regione.