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Gli hamburger di McDonald’s presto a domicilio

Il gigante americano della ristorazione fast-food starebbe lavorando sulla sua strategia di vendita con l’obiettivo di aumentare il giro di clienti portando loro i pasti direttamente a casa o sul lavoro.
D’altra parte il mercato delle consegne è enorme, e in continua crescita. In pochi possono permettersi di non presidiarlo adeguatamente. Varrebbe addirittura «100 miliardi di dollari» secondo la vicepresidente Lucy Brady, che conferma: «C’è una significativa opportunità che non abbiamo ancora usato».

Lucy-Brady-mcdonald's, vicepresidente:
"un’opportunità che diventa ancora più ghiotta se si pensa che negli Stati Uniti, in Canada, in Francia, in Germania e in Gran Bretagna, addirittura il 75 per cento della popolazione vive all’incirca entro tre chilometri dal McDonald’s più vicino. Le tratte da percorrere per il servizio di consegna sarebbero dunque brevi e richiederebbero pochi minuti di viaggio. Per l’azienda questo nuovo percorso si rende necessario anche per contrastare il calo di vendite degli ultimi anni".
Una sorta di sperimentazione di questo servizio è già stata avviata negli Stati Uniti, affidandosi a famose applicazioni di food delivery come UberEats, GrubHub, Postmates e Foodpanda.
Questione di tempo dunque, poi anche in Italia sarà possibile ordinare un Big Mac senza spostarsi dal divano. L’iniziativa potrebbe incrementare le vendite in un range compreso tra il tre e il cinque per cento a partire dal 2019.
Se la novità dovesse portare a risultati particolarmente positivi, paradossalmente si aprirebbero nuovi fronti su cui riflettere. Nei
centinaia di ristoranti McDonald’s sparsi in tutto il mondo viene infatti impiegato un numero enorme di persone. Con lo sviluppo delle consegne a domicilio una fetta di questa forza lavoro potrebbe velocemente diventare superflua.