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Gli europei si impongono una dieta per combattere l’obesità

Negli ultimi dodici mesi (2006) un cittadino europeo su cinque, in prevalenza donne, si è messo a dieta con l'obiettivo di perdere peso e ritornare in forma. Lo rileva l'indagine Eurobarometro sulla salute e l'alimentazione della Commissione Europea, dalla quale emerge che si sente sovrappeso il 38 per cento degli europei che ritengono nella quasi totalità (95 per cento) che questo rappresenti un rischio per la salute.

Se è vero che meno del 30 per cento degli europei esercita attività fisica intensiva, i buoni propositi per il futuro – interviene Coldiretti – riguardano sopratutto la volontà di cambiare le abitudini alimentari, errate per mancanza di tempo, variando il menu con un maggior consumo di verdure e una riduzione dei grassi. Ma la maggioranza sostiene di non riuscire a farlo da soli: l'85 per cento dei consumatori – si legge dall'indagine- ritiene che le autorità pubbliche debbano intervenire più attivamente contro l'obesità che per nove cittadini su dieci è determinata nei bambini anche dalla pubblicità dei prodotti alimentari e delle bevande. In Europa si stima che 400mila ragazzi perdano ogni anno la forma fisica con oltre 14 milioni di giovani considerati sovrappeso (dei quali tre milioni obesi).

Le malattie collegate direttamente all'obesità sono responsabili di ben il 7 per cento dei costi sanitari dell'UE poiché l'aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro. La preoccupazione che si sta diffondendo in Europa coinvolge direttamente anche l'Italia dove su 5 milioni di obesi 800mila sono affetti da obesità grave secondo i dati divulgati nel Congresso Nazionale di Chirurgia dell'Obesità dal quale è emerso anche che le spese socio-sanitarie dell'obesità in Italia sono stimate in circa 23 miliardi di euro annui.

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