Fiera del tartufo bianco pregiato a Muzzana del Turgnano (Udine)
25, 26 e 27 novembre 2011 a Muzzana del Turgnano (Udine)
E’ una festa giovanissima, siamo solo alla seconda edizione, eppure il ricordo della prima è cosi vivo e così scolpito nella memoria che non faccio nessuna fatica a proporvela e a consigliarvela, con due avvertenza: armarsi di pazienza, fiera piccola e tanta gente, e armarsi di portafoglio gonfio, perché le prelibatezze da gustare e da comperare sono moltissime e tutte nel segno dell’oro bianco, del tartufo.
Una golosa, preziosa e imperdibile tre giorni quindi, tra profumi e sapori del pregiato tartufo bianco di Muzzana del Turgnano (Ud). E’ quanto propone per il fine settimana del 25, 26 e 27 novembre l’associazione MAT – Muzzana Amatori Tartufi che, forte del successo riscontrato nella prima edizione, rinnova l’invito ai turisti-gourmet, ma anche a tutti i curiosi e appassionati di funghi e tuberi, a scoprire i prodotti d’eccellenza dell’enogastronomia friulana.
Si tratta di una occasione unica per poter degustare, accompagnati dagli esperti tartufai, uno dei prodotti più prelibati e rari del Friuli Venezia Giulia, una prelibatezza che viene raccolta 15 giorni prima della fiera a Muzzana del Turgnano, suggestivo paese dove cresce da migliaia di anni, intatto, un raro esempio di bosco planiziale: un vero e proprio “relitto” dell’era glaciale, una macchia sopravvissuta alle bonifiche che hanno interessato la bassa friulana nel secolo scorso.
La fiera, a ingresso libero, permette di degustare il tartufo bianco pregiato di Muzzana in abbinamento con i migliori vini del Friuli, in menu sopraffini ma dai costi contenuti – ogni piatto costa dai 6 ai 25 euro -, serviti in un ristorante (coperto e riscaldato) allestito per l’occasione nel cuore del paese. Ad abbinare il pregiato tubero con polenta, pasta fresca e manzo saranno i cuochi di alcuni dei migliori ristoratori della zona.
Circa 200 i posti a sedere: gli ospiti assaporeranno le portate in un elegante servizio di piatti di porcellana, bicchieri di cristallo e tovaglie bianche marchiate rigorosamente “Tipicamente friulano”, con unito il logo del ricercatissimo cane da tartufo. Chi invece opta per una visita “mordi e fuggi”, in un ambiente coperto e riscaldato adiacente potrà scegliere tra le portate di pesce proposte dai pescatori delle Valli di Carlino, piatti a base di carne pezzata rossa marchio “Aqua”, frico, dolci alle castagne e altre delizie della tradizione friulana.
Oltre 40 gli originali stand allestite in paese per chi vorrà curiosare alla Fiera passeggiando tra fiori, composte e marmellate, formaggi, artigianato locale e ovviamente tartufi, provenienti anche da Istria, Marche e Umbria. La fiera, inserita nella “Via dei Sapori” del “Consorzio Fvg Via dei Sapori” prende avvio venerdì sera 26 novembre con una cena per soci, esperti del settore e simpatizzanti.
Sabato pomeriggio, giornata di inaugurazione, alle ore 16 nel ricreatorio “San Vitale”, alla presenza del presidente del “Mat” Gianfranco Del Piccolo, del Sindaco di Muzzana del Turgnano Vittorino Gallo, e dell’Assessore regionale all’Agricoltura Claudio Violino. Seguirà un convegno sulla valorizzazione e promozione dei prodotti tipici regionali.
Alle 17 uno degli eventi più attesi: l’Asta dei tartufi. Quaranta tuberi raccolti nel bosco di Muzzana saranno battuti all’asta e aggiudicati al migliore offerente in un’appassionante gara di gusto che durerà circa un’ora e mezza. Si tratta di un’iniziativa benefica: tutto il ricavato verrà infatti devoluto a favore di associazioni onlus che si occupano di assistenza ai meno fortunati.
I tuberi non verranno poi trattenuti ma ceduti gratuitamente all’associazione. In serata apertura dei due ristoranti, domenica festa tutto il giorno. Il menù lascia senza fiato e porta inevitabilmente a incuriosirsi sulla storia del tubero. “L’uovo matto”, ad esempio, detto anche l’uovo della “Gallina MATta” (con chiaro riferimento all’associazione dei tartufai), è stato chiuso per un vaso per alcuni giorni insieme al tubero e poi cotto alla maniera dell’“occhio di bue”: trasmette al palato il sapore inconfondibile del tubero e riprende una tradizione molto antica, non solo friulana.
Si può ordinare la “polente cuinciade”, che ricorda il “toc in braide”, ovvero polenta con il formaggio fuso e il tartufo; anche qui il legame con la tradizione contadina è molto forte; un tempo, infatti, il burro usato per la “polente cuinciade” veniva chiuso per qualche giorno con il tubero, così da assorbirne il caratteristico profumo.
Sfileranno altri componimenti culinari capaci di rapire anche chi già si crede sazio: tagliolini freschi prodotti in Friuli saltati con burro e tartufo affettato al tavolo; filetto di manzo con il tartufo, capesante al naturale passate in forno con burro e tartufo bianco pregiato. Non poteva mancare la “polente sglonfade”, cioè la “polenta gonfia”, che meglio sarebbe dir tronfia perché arricchita niente di meno che da salsiccia, uova e tartufo; un piatto, quest’ultimo, proposto nell’edizione 2010, che ha avuto gran successo tra gli ospiti della fiera.
E infine, immancabili, le sorprese culinarie del momento ideate dagli chef dei ristoranti aderenti all’iniziativa. Per l’intera durata della fiera gli esperti tartufai saranno a disposizione per spiegare l’arte della raccolta e la storia del pregiato tubero bianco friulano.
Fonte: mondodelgusto.it