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E’ vero benessere ora il trasporto degli animali?

Dal 5 gennaio è in vigore un nuovo regolamento europeo relativo al "benessere animale" nei trasporti su lunghe distanze.
Secondo il commissario europeo per
la salute esso intende "ridurre lo stress e i danni che gli animali possono subire durante i viaggi per mare e su terra". Ma e' davvero cosi'? "Assolutamente no",
dichiarano gli attivisti per gli animali di AgireOra Network.
Il regolamento, infatti, pone una serie di regole che i veicoli che trasportano gli animali per 8 o piu' ore dovranno rispettare e gli autisti e chi si occupa degli animali dovranno obbligatoriamente partecipare a corsi che insegneranno loro come trattare gli animali, come caricarli e scaricarli dai veicoli.
Ma, secondo quando riporta AgreOra Network "Siamo oltremodo scettici che questo regolamento cambiera' qualcosa, per svariati motivi."
Innanzitutto, gia' adesso esistono regole, e non vengono rispettate, e gli animali ne fanno le spese. Perche' mai aggiungere altre regole dovrebbe cambiare le cose, visto che continueranno a non essere rispettate?
Inoltre, gli animali rimarranno sempre e comunque "merce", da vendere e comprare, e come tale, dunque, verranno trattati.
Il regolamento, infine, non impone alcuna restrizione sulla lunghezza del viaggio, ne' sulla densita' degli animali trasportati.
Dichiarano gli attivisti: "L'unica vera soluzione al trasporto di animali e' la sua eliminazione. Mai, per nessuna ragione, un animale, che ha gia' sofferto molto negli allevamenti intensivi, e che viene portato in un luogo in cui trovera' una morte violenta deve, oltre a tutto questo, subire un lungo viaggio massacrante. Che venga almeno ucciso al macello piu' vicino, o nell'arco di 1-2 ore di viaggio, e poi casomai si traporti la "carne". Questo e' l'unico vero possibile "miglioramento" nei trasporti di animali, il resto sono solo prese in giro."
Ma la soluzione reale, per evitare sofferenza agli animali, e' una sola: smettere di allevarli e ammzzarli. Inutile girare intorno al problema e illudersi di "migliorare" un inesistente "benessere" per gli animali.

Comunicato di:
AgireOra Network
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