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Dazi Usa, attesa per l’annuncio di Trump, Meloni: se necessario risposte adeguate

Si attende nella serata italiana del 2 aprile 2025 l’annuncio del presidente Trump per capire l’entità dei dazi sui prodotti Ue e dal resto del mondo. Per Sergio Mattarella i dazi statunitensi sono un “errore profondo”: da parte europea “serve una risposta compatta, serena, determinata”
“Resto convinta che si debba lavorare per scongiurare in tutti i modi possibili una guerra commerciale che non avvantaggerebbe nessuno né Stati Uniti né Europa, il che ovviamente non esclude se necessario di dover anche immaginare risposte adeguate a difendere le nostre produzioni”.

Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui dazi, intervenendo alla cerimonia di consegna del Premio Maestro dell’arte della cucina italiana a Palazzo Chigi, in merito ai nuovi dazi che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump annuncerà alle 22 di mercoledì ora italiana.

Nel corso dell’incontro al Quirinale con il collega estone, Alar Karis, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito da parte sua i dazi un “errore profondo”, invocando dall’Europa “una risposta compatta, serena, determinata”.

Von der Leyen sui dazi Usa: in contatto con Stati membri

“La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è stata in contatto con tutti i leader Ue su questo importante argomento, in modo da avere davvero una risposta coordinata con il contributo dei vari leader”, ha detto mercoledì la portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, rispondendo a una domanda sui dazi Usa in un briefing quotidiano con la stampa.:00
“La dichiarazione della Francia secondo cui la risposta europea ai dazi di Trump arriverà a fine aprile va letta “in questo contesto, cioè considerando che è in corso un contatto con tutti gli Stati membri in vista dell’annuncio di oggi. Ma saremo in grado di tornare sui tempi esatti presto e condivideremo le informazioni con voi”, ha continuato Pinho.

“La Francia – ha rimarcato il portavoce della Commissione per il commercio, Olof Gill – non parla a nome dell’Unione europea, quando si tratta di politica commerciale. Noi sì. Quindi, comunicheremo i tempi precisi della nostra risposta nel momento in cui saremo a farlo”.

Casa Bianca, i dazi entreranno in vigore subito dopo l’annuncio di Trump

“Saranno effettivi immediatamente e il presidente lo ha fatto intendere da tempo”, ha dichiarato martedì la portavoce Karoline Leavitt, secondo cui Trump ha già finalizzato la sua decisione sui livelli dei dazi, senza rivelarne i dettagli.

“Non voglio anticipare il presidente. Questo è ovviamente un giorno molto importante. In questo momento è con il suo team che si occupa di commercio e dazi, per mettere a punto l’accordo e assicurarsi che sia perfetto per il popolo americano e per i lavoratori americani”, ha chiarito la portavoce della Casa Bianca facendo riferimento a quello che il presidente ha chiamato il “Liberation Day”, il Giorno della Liberazione.

Tuttavia, alcune fonti giornalistiche hanno indicato che il team di Trump sta ancora sistemando i dettagli dell’entità e la portata dei dazi commerciali.

“Certamente, il presidente è sempre pronto a rispondere a una telefonata, sempre pronto a un buon negoziato, ma è molto concentrato a riparare gli errori del passato e ad assicurare che i lavoratori americani ricevano una giusta ricompensa”, ha concluso Leavitt.

I suoi commenti fanno eco al discorso dell’inquilino della Casa Bianca, pronunciato la scorsa settimana, in cui ha descritto i prelievi doganali come “molto clementi”, notando che in molti casi sarebbero “inferiori alle tariffe che ci hanno fatto pagare per decenni”.

Lunedì Washington ha dichiarato che le tariffe saranno calibrate Paese per Paese e “senza esenzioni”.

Alla stessa ora, Trump dovrebbe annunciare anche dazi del 25 per cento sui veicoli “non prodotti negli Stati Uniti”. Bloomberg ha riferito lunedì che diverse grandi case automobilistiche statunitensi stanno facendo pressioni sull’amministrazione per escludere le parti di basso valore.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha promesso martedì una risposta dura alla politica degli Stati Uniti.

“Se necessario, abbiamo un piano forte di ritorsione e lo useremo”, ha detto von der Leyen, sottolineando che l’obiettivo dell’Ue è di raggiungere una “soluzione negoziata” per evitare una guerra commerciale totale.

I mercati globali rimbalzano in vista dell’annuncio dei dazi
I mercati azionari europei hanno iniziato aprile con una nota positiva dopo avere registrato il primo calo mensile dell’anno. Martedì lo Stoxx 600 paneuropeo è salito dell’1,07 per cento, il DAX dell’1,67 per cento e il CAC 40 dell’1,1 per cento.

A Wall Street, l’S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso in rialzo, mentre il Dow Jones Industrial Average è sceso. I mercati azionari statunitensi sono stati particolarmente colpiti dai piani tariffari di Trump e l’S&P 500 è entrato in territorio di correzione a marzo. Gli investitori temono che i dazi possano portare a un aumento dell’inflazione e a un rallentamento della crescita economica.

Alcuni analisti ritengono che una volta annunciate ufficialmente le tariffe doganali, i mercati globali potrebbero riprendersi dal sell-off di marzo, che è stato in gran parte guidato dall’incertezza. Tom Lee di Fundstrat Global Advisors ha dichiarato alla Cnbc che le probabilità di un rimbalzo a V del mercato azionario sono “estremamente elevate” dopo il 2 aprile.

Tuttavia, Michael Brown, senior research strategist di Pepperstone London, si aspetta che il trend ribassista persista.

“Nonostante il rally intraday, rimango ribassista sul rischio per il momento, favorendo ancora una strategia di rally-selling”, ha scritto in una nota.

“Ritengo che questo sia più l’inizio che la fine della saga dei dazi, con i Paesi di tutto il mondo che ora potrebbero reagire con dazi propri. Tutto questo, naturalmente, prolungherà l’attuale elevato livello di incertezza” ha concluso Brown.

Fonte: Euronews.it