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Dal Trentino richiesta la protezione Ue per la “patata di montagna”

E' avvenuta nei giorni scorsi la presentazione presso l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige del progetto di richiesta del riconoscimento qualitativo della "patata di montagna".
Il progetto rappresenta il primo passo per la valorizzazione e la tipicizzazione di un prodotto Dop, Igp o Stg presso l'Unione Europea.
La coltivazione della patata era diffusa fino a pochi decenni fa in tutte le zone agricole del Trentino, dal fondovalle alla montagna.
In seguito, l'evoluzione della moderna agricoltura verso una spinta di specializzazione ha portato a concentrare tale coltura nelle zone montane più vocate, prive peraltro di valide alternative.
La superficie coltivata è passata dai 570 ettari del 1971 agli attuali 270 ettari.
Uno sforzo questo, che permetterebbe di valorizzare la "patata di montagna" come prodotto certificato di qualità, destinato agli usi più consoni in cucina, come ad esempio la preparazione degli gnocchi, per la cui riuscita occorre indubbiamente utilizzare questa particolare varietà.

A.T.