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Dal “dau” nasce Brisù la bresaola affumicata

A Livigno nasce Brisù, la prima brisaola affumicata, una nuova delizia per i gourmet d’alta quota. Tra storia e leggenda Nelle lunghe serate innevate, a Livigno si racconta che tra i boschi viveva un animaletto vivace e goloso, il Daϋ. Nella sua baita nascondeva i cibi che preferiva: pigne, pane, cannella e bresaola, anzi brisaola come si dice a Livigno. Un giorno però la baita del Daϋ si incendiò e tra i legni carbonizzati, il nostro piccolo amico ritrovò le sue brisaole, ma tutte annerite dal fumo. Ne assaggiò una, il sapore era nuovo, leggermente affumicato, ma talmente buono che da quel giorno le sue brisaole sarebbero state tutte affumicate. La chiamò Brisù, “la Brisaola affumicata consigliata dal Daϋ”, e solo oggi la ricetta segreta ci è stata svelata e tutti potranno assaggiare questa delizia. Chi è il Daϋ Il Daϋ, da sempre mascotte di Livigno, è stato anche testimonial dei Mondiali di Mountain Bike nel 2005. E’ un animale schivo e solitario che sfugge il contatto con l´uomo. Si racconta che a Livigno, percorrendo la valle che dalla Tresenda porta al Ghiacciaio delle Mine, con un po´ di fortuna lo si può incontrare, ma è bene sapere che è possibile vederlo una sola volta nella vita. Il Daü vive sopra i 2000 metri. Per adattarsi ai pendii scoscesi, le sue zampe sono cresciute in modo asimmetrico, più lunghe sul lato destro nel maschio e sul lato sinistro nella femmina. E´ per questo che il Daü non scende mai a fondovalle: sui terreni pianeggianti, si dice che continui a girare in tondo. Sono grandi divoratori di pigne, pinoli, bastoncini di cannella e brisù, amano rilassarsi a fine giornata rotolandosi su legnetti di larici per grattarsi la schiena e profumarsi il pelo. Da oggi il nostro piccolo amico, è diventato testimonial del Brisù, prodotto tipico livignasco di cui va ghiotto. I gioielli di Livigno Livigno, regno dell’extra doganalità, a circa 2000 metri dal livello del mare, dove l’aria pulita, le piste sciistiche e le tipiche passeggiate montane si uniscono perfettamente alla cucina tradizionale valtellinese e allo shopping tax free, oggi si arricchisce di un nuovo ed esclusivo prodotto: il Brisù. Le origini del Brisù La parola Brisù prende spunto dal termine ‘brasa’, cioè la brace, usata in passato per l’asciugatura dei salumi. Ed è proprio da questa antica tradizione che Sergio Cantoni, proprietario della Alpi di Livigno, è stato ispirato per lasciare ai buon gustai d’alta quota il Brisù con il suo sapore senza eguali. Com’è fatto il Brisù E’ ottenuto da carne di manzo (punta d’anca), che dopo essere stata massaggiata per giorni con erbe aromatiche rupestri spontanee, sale, pepe e vino rosso delle terrazze retiche valtellinesi, viene fatta essiccare all’aria, non prima di subire un affumicamento in apposite celle con legni pregiati di pini e conifere che lasciano un leggero ed intrigante sapore di fumo ed al taglio rende ancora più intenso il tipico colore della brisaola. Dove trovare il Brisù Per tutti i palati sopraffini, i golosi o i semplici curiosi che desiderano gustare il Brisù nel luogo in cui è nato e scoprire nuovi sapori tra il rispetto della tradizione e la ricerca di innovazione c’è la Casa del Formaggio, con una saletta, riscaldata da un antico camino, con tavoli e panche in legno per le degustazioni. Inoltre il Brisù, “la Brisaola affumicata consigliata dal Dau”, può essere acquistato in tutti i punti vendita di Livigno insieme ad altri sapori antichi ormai dimenticati come la luganega de pasola, ovvero il salame alle rape di alta montagna, il pane al colostro, il formaggio d’alpe, il formaggio a crosta rossa, quello ubriaco, il borsat e potol-insaccato di carni di pecora, e molti altri prodotti tipici valtellinesi. Qualche suggerimento Brisù e champignon – Per esaltare il sapore speziato del Brisù Eliminare la parte terminale del gambo degli champignon, raschiare con la lama di un coltellino il gambo rimasto per eliminare la terra e pelate le cappelle, quindi affettarli a julienne nel senso della lunghezza. Disporre il Brisù nei piatti individuali, distribuire al centro gli champignon. Condite con un filo d´olio, sale, pepe e cospargete di origano. Fettuccine al Brisù – Per dare un gusto nuovo alla pasta Tagliare il Brisù a striscioline; tritare finemente la cipolla. In una padella scaldare l´olio, unirvi la bresaola e la cipolla e farle rosolare per 3 minuti circa. Aggiungere i pomodori tagliati a dadini e il vino da far evaporare a fuoco vivace. Nel frattempo cuocere la pasta, scolarla e condirla con il sugo e il pepe: mescolare e portare a tavola. Il Brisù è prodotto e distribuito da Alpi S. R. L.