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Da Slow Fish un appello per salvare un peschereccio

SOS dal salone Slow Fish per salvare uno storico peschereccio ligure.
L’imbarcazione, la motobarca a strascico “ Margherita Luisa”, classe 1931, 17 tonnellate di stazza, di proprietà del pescatore di Santa Margherita Carlo Mai, non è però in balia di alcuna buriana in mezzo al mare. La più vecchia barca da pesca della Liguria, fra le ultime rimaste in vita in Italia, è all’ancora nel porto di Santa Margherita, in attesa, per legge, della demolizione per cessata attività dell’armatore. Al “Margherita Luisa” resta ancora un mese di tempo per sperare in una nuova vita, per diventare un patrimonio pubblico della marineria ligure destinato a attività scolastiche, turistiche e culturali.
Lanciato nei mesi scorsi alla Provincia di Genova da Augusto Comes, presidente nazionale di Confcooperative, l’appello per salvare il peschereccio è stato raccolto dalla Regione Liguria.
L’assessore Giancarlo Cassini ha annunciato oggi che nei prossimi giorni convocherà una prima riunione con il Comune di Santa Margherita Ligure e l’Area Marina Protetta di Portofino per trovare la soluzione che possa evitare la demolizione dell’imbarcazione e trovare un soggetto disposto ad “addottarla”
Se la cosa andrà in porto, il “Margherita Luisa” dovrà essere sottoposto a una manutenzione straordinaria e a un restauro conservativo, sia allo scafo, sia agli impianti. Ciò consentirà di strapparlo a uno stato di degrado al quale sarebbe destinato, anche nel caso evitasse la demolizione.
Una volta rimessa in sicurezza, l’imbarcazione potrà essere visitato da scolaresche e turisti, associazioni culturali con interessi ala storia della marineria e della pesca in Liguria ed effettuare mini-crociere didattiche nel Tigullio dedicate alle modalità e alle tecniche di pesca.