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CREMONA, LA BELLA

Il Covid non può fermare le persone; le può rallentare, far riflettere, far loro accettare con un po’ di rassegnazione di indossare le mascherine, ma alla socialità, alla sete di cultura e al bello e…buono da vivere e da vedere, a tutto questo NO, le persone non possono rinunciare. Se poi a ciò si aggiunge un tempo quasi primaverile alla fine ormai del mese di ottobre, ecco assicurato il successo della Festa del Torrone tenutasi a Cremona dal 16 al 18 ottobre di questo 2020.

Le principali piazze della città invase da banchi di vendita di questo dolce sia di produttori locali, sia di Aziende provenienti da molte parti d’Italia fanno dimenticare momentaneamente i trascorsi giorni di isolamento dovuti alla pandemia.

Per le persone attente al programma, viene offerta l’opportunità di iniziare la giornata con guide turistiche che raccontano la storia della città, rimarcandone gli aspetti storici più salienti e accompagnando il turista a visitare gli edifici simbolo quali il Palazzo Comunale. il Duomo (conosciuto anche come “Cappella Sistina della Pianura Padana”, il Battistero romanico e la torre campanaria più alta d’Europa, il “Torrazzo” ed il suo orologio astronomico

Nel pomeriggio si prosegue con un riconoscimento al grande cuore di Cremona, con la realizzazione di un’infiorata sulla piazza del Comune invasa da tavolini che osservando il giusto distanziamento accolgono in una cornice festosa i turisti venuti da ogni dove. E’ superfluo rimarcare che a completare l’atmosfera fossero presenti volonterosi violinisti, essendo questa la città del violino

In diversi punti della città incontri-degustazione naturalmente di Torrone (e noi abbiamo partecipato all’assaggio del Panettone-Torrone dell’Azienda Rivoltini Alimentare Dolciaria e di bollicine della Cantina Ruinello dell’Oltrepo Pavese ).

Insomma un binomio cultura e gusto che dimostra essere la chiave vincente per queste manifestazioni, pur in tempo di Covid.

Danila Orsi