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Costituita “Italia-Europa-Liberi da OGM”

Fermare gli OGM, affermare che il cibo è salute e dare vita nel nostro Paese ad un modello di sviluppo agro alimentare di qualità, legato al territorio , sostenibile e innovativo. E’ questo l’obiettivo per il quale, al termine di un incontro svoltosi di recente presso la sede di Coldiretti a Bologna, (presenti Cia, Coldiretti, CNA, Confartigianato, ACCDA-COOP, Lega Ambiente) si è costituito il Comitato regionale Emilia Romagna di “Italia Europa-Liberi da OGM”, la coalizione nazionale che ha lanciato una consultazione “Un sì per il futuro”, che tra il 15 di settembre ed il 15 di novembre chiamerà i cittadini ad esprimersi con un voto per bloccare le biotecnologie alimentari. Del Comitato regionale, che sarà presieduto da Ivan Fuschini, coordinatore di CNA Alimentare dell’Emilia Romagna, fanno parte le organizzazioni degli agricoltori, dell’artigianato e della piccola impresa, della grande distribuzione e della cooperazione; le associazioni ambientaliste e quelle dei consumatori.

“Il nostro compito principale – spiega Ivan Fuschini – sarà quello di organizzare nei prossimi due mesi, centinaia di iniziative, convegni, rassegne eno gastronomiche e appuntamenti fieristici e nei quali i cittadini avranno la possibilità di dibattere ed esprimersi per un diverso modello di sviluppo agroalimentare, in Italia e in Europa. Chiederemo alla gente: volete che il cibo e la sua genuinità siano il cuore di uno sviluppo fatto di persone e territori, salute e qualità, fondato sulla biodiversità e libero da organismi geneticamente modificati? Allora votate sì, compilando le apposite schede che verranno distribuite in tali occasioni o votando on line sul sito www.liberidaogm.org. L’esito di questo referendum popolare sarà inoltrato alla Presidenza del Consiglio, al Governo e al Parlamento, affinché si facciano promotori delle necessarie iniziative per costruire un nuovo patto sociale che, a Roma come a Bruxelles, non lasci più le cose come stanno. Servono regole certe ed uno stop alle biotecnologie agroalimentari. Del resto gli OGM non godono né del consenso dei consumatori, né delle imprese, né del giudizio unanimemente positivo della scienza, che non è ancora giunta a risultati definitivi circa le loro conseguenze per l’ambiente e per la salute. Gli unici a trarne vantaggio sono le multinazionali”.

Nelle prossime settimane si costituiranno i Comitati di “Italia Europa – Liberi da OGM”, in tutte le province dell’Emilia Romagna. L’avvio ufficiale della campagna informativa e della consultazione è fissato per il 15 settembre a Bologna, con un convegno all’interno di SANA, il Salone dell’Alimentazione.