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"COSCIENZA" made in EU

Dopo le numerose inziative promosse dal governo e in particolare dal Ministero del Welfare sulla responsabilita' sociale delle imprese, prende il via una vera e propria campagna di sensibilizzazione nel tentativo di convincere le imprese italiane, soprattutto quelle medie e piccole, ad adottare comportamenti socialmente responsabili.
Primo passo in questa direzione sara' la campagna "Coscienza", che verra' pubblicata in due uscite (previste il 29 novembre e il 6 dicembre) su importanti quotidiani del calibro del Corriere della Sera, Il Sole 24 ore e Affari e Finanza, il supplememnto settimanale di Repubblica.
Nel corso del 2005 verra' realizzata una serie di spot pubblicitari.
In primo piano, anche la Conferenza Nazionale sulla Responsabilita' Sociale delle Imprese che si terra' a Roma il prossimo 10 dicembre.
Prevista la partecipazione, oltre che di numerosi personaggi di primo piano del mondo politico e istituzionale (saranno presenti i ministri Fini, Marzano, Alemanno, Matteoli, il presidente di Confindustria Montezemolo, il segretario della Cisl Pezzotta e il presidente di Unioncamere Sangalli), anche del neo commissario europeo per gli affari sociali, Vladimir Spidla. Determinante, nella realizzazione della campagna, il contributo dell'Adci (Art Director Club Italiano), "che ha accettato di collaborare con noi gratuitamente", ha sottolineato Maroni rivolgendosi al presidente Lele Panzeri, anch'esso presente al convegno.
La speranza e' quella di indurre le imprese italiane ad un approccio alla RSI considerandola "come un fattore di competitivita' e un'opportunita' di business".
L'obiettivo finale di questa campagna sulla RSI ("tema su cui il governo e in particolare il mio Ministero si sono molto impegnati"', ha precisato Maroni) e' quello di diffondere questa cultura a livello non solo nazionale, ma anche europeo: "Occorre spingere l'Unione Europea a escludere dal proprio mercato quei prodotti, in particolare di provenienza cinese, che non rispettano i requisiti alla base della Responsabilita' Sociale", ha spiegato il Ministro.
"Diffondere questa cultura a livello europeo – ha concluso – sarebbe un modo efficace per valorizzare il made in UE".