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Convegno a Matera sulla sicurezza alimentare

L’importanza delle analisi multi residuali per la sicurezza e la qualità nel settore agroalimentare
Quanto è importante verificare la salubrità dei prodotti agroalimentari, specie quelli ortofrutticoli, prima della vendita sui mercati nazionali e internazionali?

Si cercherà di rispondere a questa e ad altre simili domande, insieme a esperti e altri operatori del settore nazionali, nel corso di un convegno pomeridiano in programma a Pisticci Scalo (Matera) venerdì 7 marzo 2025, dal titolo “Agricoltura, ambiente e salute: l’importanza delle Analisi Multiresiduali per la Sicurezza e la Qualità nel Settore Agroalimentare”.

Un appuntamento fortemente voluto dallo Studio Analisi Chimiche e Ambientali, un laboratorio di analisi alimentari e agrarie, specializzato nella rintracciabilità dei prodotti alimentari e nelle analisi microbiologiche degli alimenti.

“Le imprese agricole devono costantemente garantire al consumatore la salubrità della frutta e verdura che commercializzano, a prescindere delle caratteristiche organolettiche che un prodotto può avere – spiegano gli organizzatori del convegno – Il cibo è un osservato speciale dagli operatori e consumatori, in riferimento alla sua salubrità e alla sua assicurazione di qualità. L’idea dell’incontro è quella di diffondere una metodologia di controllo sui prodotti agroalimentari”.

Le analisi multiresiduali assicurano la conformità legale sui prodotti agroalimentari immessi sul mercato. Sono fondamentali per garantire che i livelli di residui chimici rimangano entro i limiti di sicurezza stabiliti dalle normative, ma proteggono anche i consumatori da potenziali rischi per la salute, garantendo che i prodotti alimentari siano sicuri e di alta qualità.

“C’è un approccio diverso rispetto a qualche anno fa, complice la decisione della Comunità Europea in merito alla notevole riduzione dei principi attivi presenti in commercio. Controllare il prodotto finito dal punto di vista dei residui è sempre cosa utile e fondamentale. Oltre alla questione del rispetto delle normative, nonostante la quantità dei principi attivi sia al di sotto di quella consentita, è meglio monitorare anche il cosiddetto “effetto cocktail”, verificabile con i residui dei fitofarmaci. Una reazione non ancora tanto conosciuta, ma cui alcune piattaforme europee fanno riferimento”.